Don Agostino Tisselli
La questione delle elezioni regionali è una questione che
riguarda la responsabilità personale: di ogni persona per ogni persona, ma per
ogni persona è in ballo il tema della politica e il tema fondamentale della
politica è la giustizia. Ci
sono tre concezioni di giustizia:
Il primo, quello che tutti sanno, è dare a tutti
le stesse cose, non è sbagliato ma è una definizione molto insufficiente perché
si delega la misura della giustizia al potere, alla dittatura del potere (… cosi
come ai tempi della mitologia di Procuste, il dittatore che aveva preso, come
misura di normalità, un letto, chi era più lungo del letto veniva decapitato e chi
era più corto veniva scuoiato)! A tutti le stesse cose è un principio che può
far cadere nella ideologia totalitaria;
Il secondo concetto di giustizia è dare ad
ognuno il suo, anche questo è molto giusto ma non sufficiente;
Il terzo concetto di giustizia è quello che è
contenuto nel Magistero Sociale della Chiesa, soprattutto nella Deus Caritas Est di
Benedetto XVI: in questa enciclica la giustizia è dare Dio ad ognuno! L'ingiustizia somma quindi è togliere Dio
dal cuore dell'uomo!
Operare quindi giustizia vuol dire portare Dio nella vita
dell'uomo, portare Dio nelle relazioni umane, portare Dio nel
tempo umano, portare Dio nelle azioni umane, portare Dio nella scuola,
nell'università, nella vita pubblica.
Questo è il compito politico. Chi pensa
che il compito politico sia una questione soltanto di amministrazione sbaglia!
Il compito politico non è di alcuni per alcuni, ma è per la giustizia! Non è il
compito dei cattolici in quanto tali, ma è il compito di chi vuol dare Dio a
tutti e vuol portare Dio nella vita pubblica! Se non c’è questo, ogni
concezione di giustizia non crea politica, crea invece ingiustizia e quindi dissesto!
Quando non si hanno questi punti fondamentali
uno si chiede per chi deve votare o da che parte deve stare! Qui aggiungo
un’altra osservazione: ci sono dei principi non negoziabili senza i
quali si va contro ad ogni tipo di giustizia: il valore sacro della vita, la famiglia fondata sul matrimonio, la libertà
di educazione, questi sono i cosiddetti
principi non discutibili, non negoziabili, non variabili, essi sono il fondamento
operativo per pensare, parlare e lavorare per la giustizia.
Noi ci troviamo in Emilia Romagna
in un momento estremamente importante e delicato, dal momento che la dittatura
dell'ideologia di sinistra, di estrema sinistra ha conquistato davvero il luogo pubblico
regionale, dalla sanità all'università, al lavoro, a tutto! Questo momento è un
momento in cui si può veramente dire come stanno le cose e si può davvero partire
da questi concetti di fondo di cui nessuno parla! I cattolici in politica oggi
si portano dietro questa domanda: chi devo votare per avere un vantaggio?
Invece bisogna fare politica
davvero cioè avere davanti a se’ il desiderio reale della vera giustizia!
Don Agostino Tisselli
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