Ogni
giorno ce n'è una. E spesso è peggiore di quella del giorno prima. Quella di
oggi mi sembra particolarmente grave. La trovo in questo articolo della Nuova
Bussola Quotidiana: https://lanuovabq.it/it/ai-popoli-non-serve-il-credo-e-il-vescovo-lo-silenzia.
Mons. Derio Olivero (a destra) Vescovo di Pinerolo |
A
giudicare dall'articolo, sembra che non ci possano essere molti dubbi sul fatto: celebrando la messa dell'Epifania, il
vescovo di Pinerolo ha deliberatamente omesso di recitare il Credo e lo ha
sostituito con un momento di silenzio, in cui ognuno era invitato a professare
in silenzio quel che voleva. Quel vescovo ha disubbidito alla lex
orandi della chiesa, che prescrive inderogabilmente la proclamazione
del Credo nelle messe festive. A quanto pare, egli ha motivato la sua scelta
come segno di rispetto nei confronti dei non credenti e dei credenti di altre
confessioni presenti alla messa.
Non
dico nulla contro questo vescovo, e non voglio che qui si dica nulla contro di
lui. Non spetta a me.
Però
non posso esimermi dal fare un constatazione. Le scelte che gli uomini fanno
hanno spesso, a prescindere dalle intenzioni e dalle varie interpretazioni che
se ne possono dare, anche un significato
oggettivo, una sorta di “nocciolo duro” che non si può far finta di
ignorare.
In
questo caso, dire che quel vescovo si è vergognato del Credo non
è un'opinione malevola, o un'interpretazione che qualcuno potrebbe dare e
qualcun altro contestare. È, ripeto, la mera constatazione di un fatto
incontrovertibile.
Se uno, per riguardo nei confronti di qualcun altro, non fa una cosa che normalmente farebbe (e che anzi sarebbe tenuto a fare),significa oggettivamente che considera quella cosa inopportuna e che, quantomeno di fronte a quel tale, se ne vergogna. Se il vescovo di Pinerolo non recita il Credo perché in chiesa ci sono dei non cattolici, questo può significare solo che egli ritiene il Credo offensivo per loro.
Siccome
lui è un vescovo e io un semplice fedele laico, mi sono confrontato con questa
cosa e mi sono chiesto: ma io, come
cattolico, posso mai pensare che la professione della fede cattolica sia
offensiva per qualcuno? A me la risposta sembra evidente, ma chissà se crediamo
nelle stesse cose.
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