Nel suo discorso a Davos, nei giorni scorsi, Trump ha ricordato
che “quando sono entrato in carica tre anni fa l’economia americana
era in uno stato lugubre”, che sotto la precedente amministrazione “erano spariti quasi 2.000.000
posti di lavoro nell’industria”, i salari erano in calo e i bisognosi di aiuto
alimentare erano aumentati di più di 10 milioni.
Poi Trump ha esposto i grandi successi che nei suoi tre anni di presidenza
hanno ribaltato questa situazione (“oggi sono orgoglioso di
dichiarare che gli Stati Uniti sono in un boom economico che il mondo non ha
mai visto prima”).
Il presidente ha affermato: “Sapevo che se avessimo liberato il
potenziale della nostra gente, se avessimo ridotto le
tasse, tagliato le
normative – a
un livello mai raggiunto prima nella storia del nostro paese, in un breve
periodo di tempo”, risolvendo il problema degli accordi
commerciali e “sfruttando appieno l’energia americana, la prosperità sarebbe tornata
fragorosamente a una velocità record. Ed è esattamente quello che abbiamo
fatto, ed è esattamente quello che è successo”.
Infine Trump ha dato anche alle élite europee, nichiliste e
globaliste, una lezione culturale. Invece di cedere
all’antiscientifico catastrofismo ecologista e al disprezzo
per le identità dei popoli, ha invitato anche noi a puntare sulle energie della nostra gente, sulle
loro capacità e sulle nostre radici spirituali:
“Le
cattedrali d’Europa” ha detto Trump “ci insegnano a perseguire
grandi sogni, avventure audaci e grandi ambizioni. Ci esortano a
considerare non solo ciò che costruiamo oggi, ma ciò che resterà molto tempo
dopo la nostra scomparsa. Testimoniano il potere della gente comune di
realizzare risultati straordinari quando uniti da uno scopo nobile e grandioso”.
Per questo Trump ha indicato proprio gli italiani come
esempio: “Secoli fa,
al tempo del Rinascimento, abili artigiani e operai guardarono verso l’alto e
costruirono le strutture che ancora toccano il cuore umano. Tuttora,
alcune delle più grandi strutture del mondo sono state costruite centinaia di
anni fa. In Italia, i cittadini un giorno iniziarono la realizzazione di quello
che sarebbe diventato un progetto di 140 anni, il Duomo di Firenze. Un
luogo veramente incredibile. Sebbene non esistesse ancora la tecnologia
per completare il loro progetto, i padri della città andarono avanti, certi che
un giorno l’avrebbero trovata. Questi cittadini di Firenze non accettarono
limiti alle loro alte aspirazioni e così fu finalmente costruita la Grande
Cupola”.
E’ la grandezza italiana quella che il presidente Usa ha esaltato, con l'invito a riprendere quella strada.
perchi lo desidera ecco il discorso pronunciato a Davos
https://youtu.be/bYqY7YfPehU
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