sabato 17 ottobre 2020

IL NEMICO E’ LA FAMIGLIA

 Di Marcello Veneziani

(…) a tutto questo si aggiunge l’inversione della realtà adottata dai media su input delle istituzioni.


A cosa mi riferisco? Al fatto, per esempio, che la Madre di tutti i contagi sembra essere da qualche tempo la famiglia, la vita in casa, fino a ieri considerata rifugio di sicurezza. Vogliamo dire che non è la famiglia la Madre di tutti i mali, semmai è il danneggiato finale, la vittima terminale?

Perché il problema è a monte e si chiama trasporti pubblici o locali pubblici. È lì, in bus, in pullman, in metro, in treno, in aereo o nei bar e nei luoghi pubblici che si rischia il contagio e poi si porta a casa. Non il contrario. Ma siccome a livello pubblico si sono fatti solo ridicoli decreti ma nulla che migliori davvero le condizioni di trasporto in sicurezza, nulla sulle strutture e i mezzi, se non divieti caduti nel vuoto, allora tutto ricade sui singoli e sulle famiglie.

A ciò si aggiunge la serpeggiante ideologia grillo-sinistra secondo cui pubblico è bene, famiglia è male. E giù mazzate alla famiglia. Il ridicolo tetto sotto il tetto, ovvero massimo sei persone a tavola, il tam tam che i contagi si prendono in famiglia, magari a causa del sangue, delle eredità genetiche e della struttura autoritaria della famiglia…

Si capovolge non solo il lessico ma anche il senso delle parole: la mancanza di relazioni è una virtù, vivere da soli è un pregio, la famiglia è il luogo più insicuro e infido che esista. Da bambini ci insegnarono che esiste il passato remoto; ora è stato abolito e al suo posto c’è il presente remoto, ovvero essere presenti da remoto. Da bambini ci insegnarono che la famiglia è il focolare, ora è il focolaio, non luogo primario degli affetti ma degli infetti. La casa, da covo a covid.

È solo una coincidenza ma la campagna contro la famiglia con la sua delegittimazione come luogo principale di violenze, soprusi, abusi, ipocrisie; è male aiutare le famiglie per invogliarle a non abortire; libertà contro i “lacci” famigliari e naturali. Coincidenze, solo coincidenze.

E se la famiglia fosse un diversivo per non parlare di nove mesi passati nel vuoto a non migliorare la sanità, le strutture, i trasporti, le cure, e prevenire il previsto ritorno del covid? Nove mesi sotto il covid, e la bestia, a differenza degli umani, non abortisce…

MV, La Verità 16 ottobre 2020

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http://www.marcelloveneziani.com/articoli/un-popolo-di-depressi-e-le-famiglie-ridotte-a-focolai/

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