Cari
fratelli,
assistiamo tutti, durante questi giorni, ad una crescita di allarme e di incertezza, favorita anche dai mass-media e dalle insicurezze della politica. Il nostro popolo, già provato dalla pandemia nei mesi del lockdown può correre il rischio di entrare in una visione paranoica della realtà, distaccata cioè dalle vere ragioni del pericolo.
Tutti quanti noi, assieme agli altri
responsabili della vita sociale e civile, abbiamo un compito importante:
aiutare la nostra gente e a vivere con prudenza, ma anche con serenità, fiducia
in Dio e capacità di relazioni e di aiuto reciproco
Non dobbiamo assolutamente favorire il
diffondersi di timori esagerati che possono portare a una corrosione profonda
della salute mentale ed emotiva.
Mai come in questo momento è chiaro che le ragioni della fede sono le ragioni della vita: Dio non ci abbandona, ci prende per mano, e lo fa anche chiedendoci di soccorrere a suo nome chi è bisognoso. Non possiamo permetterci che, di giorno in giorno, l’unico criterio sia chiudersi in casa. Senza demordere da tutte le attenzioni dovute, come la mascherina, l’igiene della mani e il distanziamento, dobbiamo continuare a vivere.
Le nostre chiese, proprio in ragione di tutto il lavoro che abbiamo svolto, sono luoghi sicuri sia per la preghiera liturgica, sia per eventuali incontri.
Sosteniamo dunque la fede, la speranza e la carità del nostro popolo.
Con la mia
benedizione,
MASSIMO CAMISASCA
Reggio
Emilia, 19 ottobre 2020
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