mercoledì 14 ottobre 2020

LA BATTAGLIA SUPREMA


È la battaglia in corso per la nomina di Amy Coney Barrett alla Corte Suprema. Essere credenti per i dem è diventato un problema, i cattolici sono definiti "fondamentalisti" par défaut. Se sei laicista e relativista, invece, puoi permetterti quello che vuoi, stabilire la tua scala dei valori che applichi per chiunque (e chi non la pensa così è un nemico del popolo) e su questa gerarchia misurare la realtà.


Stiamo vedendo gli effetti del manicheismo perverso dei dem. Nel caso Barrett cola dalle loro domande dalle quali si capisce che intendono la Corte Suprema come una terza camera legislativa e non come un collegio di giudici che si occupano del rispetto della Costituzione e dell'applicazione corretta della legge. La dottrina progressivista prevede che la Corte interpreti a tal punto da innovare e creare ciò che non fa osa fare il Congresso. Si chiama stravolgimento della democrazia, il legislatore è un altro. Ma è quello che sta accadendo anche in Italia.

Nel caso della Barrett se la fede ti guida e ti ispira, se è il tuo baricentro morale (Tocqueville), allora sei solo un troglodita. La vita è sempre in progresss. L'igienista vede la religione come un disturbo della visione, un intralcio, un ostacolo all'oggettività della scienza (figuriamoci, guardate cosa sta accadendo con il coronavirus). La lettura “originalista” della Costituzione - scuola di pensiero a cui si riferisce Barrett, che fu allieva del giudice Antonin Scalia - fa da argine a un'interpretazione no limits del testo dei padri fondatori.

L’audizione davanti alla Commissione Giustizia di Amy Coney Barrett, andrà avanti fino al 15 ottobre. Ma di fatto la sostanza politica e culturale di questo passaggio è ormai chiara. Martedì 13, la giudice ha retto senza scivoloni 10 ore di seduta, comprese tre pause.

Quasi tutti i democratici hanno usato l’audizione per fare campagna e, nel caso di Kamala Harris, propaganda elettorale. La senatrice californiana, vice nel ticket di Biden, era naturalmente la più attesa. Probabilmente la sua performance sarà piaciuta a molti elettori progressisti. Ma in mezz’ora ha rivolto solo due-tre domande alla candidata, liquidandola come «la giudice di Trump». Harris ha sviluppato un monologo su Obamacare e aborto, rinunciando al suo ruolo istituzionale di senatrice: mettere alla prova l’affidabilità, l’indipendenza di Barrett.

La giudice si è arroccata in un recinto che ha retto al primo assalto di Dianne Feinstein, vice presidente della Commissione, alla fine la più efficace tra i democratici. Barrett ha sviluppato questa tesi: sono una giudice e quindi non parlo di nulla, né di aborto o di matrimoni tra omosessuali, fino a che non sarò chiamata a pronunciarmi su un caso concreto. Poi ha spiegato che si richiama alla filosofia dell’«originalismo», evocando il giudice Antonin Scalia: la Costituzione e le leggi si applicano, non si interpretano. Nella storia questa corrente ha avuto alterne fortune. Negli anni Settanta, per esempio, è stata sovrastata dalla scuola della «living Constitution», la Costituzione va intesa come organismo vivente, evolutivo. In quegli anni la Corte Suprema ha indirizzato la legislazione, ponendo fine a conflitti non risolti dalla politica su temi di capitale importanza sociale. L’esempio più evidente è proprio il diritto all’interruzione di gravidanza su tutto il territorio, la famosa sentenza Roe v.Wade, del 1973.

La Stampa progressista come il Washington Post sta attaccando la famiglia di Amy Coney Barrett,

Nessuna critica è off limits per chi vuole impedire che venga confermata alla Corte Suprema degli Stati Uniti,anche le più volgari contro i suoi figli piccoli, accusandoli di diffondere COVID

Secondo The Federalist , il Washington Post questo mese ha pubblicato diversi articoli che hanno attaccato i sette bambini in età scolare di Barrett. In uno di questi si suggeriva che potrebbero aver diffuso il COVID-19 nella loro scuola.

“Due studenti e insegnanti a scuola frequentati dai ragazzi di Amy Coney Barrett,  risultano positivi al coronavirus, due settimane dopo l'evento 'superspreader' della Casa Bianca per la nomina della Barrett. I genitori sono fuori di testa anche se nessun collegamento provato ", ha scritto Beth Reinhard. Tuttavia, i bambini di Barrett sono risultati negativi al virus e non c'era alcuna connessione tra loro ei bambini che sono risultati positivi nella loro scuola.

 Lunedì, la scrittrice di moda Robin Givhan sempre sul Washington Post ha nuovamente criticato la famiglia dopo che Barrett ha portato i suoi figli all'udienza di conferma davanti alla commissione giudiziaria del Senato degli Stati Uniti.

“La candidata alla Corte Suprema Amy Coney Barrett ha sette figli. E non ti azzardare a dimenticarlo ", affermava il titolo. Givhan ha espresso disgusto nei confronti dei senatori che hanno ripetutamente sottolineato le performance di Barrett come madre, nonché giudice della settima corte d'appello e professore di diritto all'Università di Notre Dame. Givhan ha suggerito che i complimenti dei repubblicani, che elogiavano la maternità di Barrett, fossero in realtà favorevoli soprattutto al fatto che aveva sette figli, e quindi a un ruolo definito, limitato e oppressivo delle donne. 

Barrett e la sua famiglia hanno subito attacchi crudeli da quando il presidente Donald Trump l’ha nominata presso la Corte Suprema degli Stati Uniti. Poiché due dei suoi figli sono stati adottati da Haiti,  alcuni di sinistra l'hanno accusata di essere razzista e altri hanno suggerito che potrebbero essere stati adottati illegalmente .

Il Washington Post ha anche pubblicato un articolo che criticava il “People of Praise”, un gruppo cristiano conservatore a cui appartengono Barrett e suo marito. Il gruppo si riunisce per incoraggiarsi e sostenersi a vicenda per tutta la vita, ma poiché usa il termine "ancella" (handmaid’s, in italiano cameriera o domestica),l'ha associato in modo spregevole al romanzo di Margaret Atwood “ The handmaid’s tale”, nel quale in un mondo distopico, le “ancelle" erano le poche donne fertili destinate solo alla riproduzione.

Anche le femministe l'hanno attaccata volgarmente perché è madreSecondo Newsbusters , “l'autrice femminista Lauren Hough ha pronunciato l'insulto più disgustoso e sessista che si possa immaginare nei confronti di Barrett. Ha twittato: "È una cosa molto strana vedere questi vecchietti (i senatori repubblicani) che si congratulano "a handmaid on her clown car vagina” ( cioè con un'ancella per la sua vagina da clown).

La battaglia continua

 

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