lunedì 2 ottobre 2023

SUI TETTI: LE NUOVE ASSOCIAZIONI AL TAVOLO DEL GOVERNO

 Menorello «Positivo l’incontro con il governo»

Il coordinatore del network di associazioni ci spiega cosa è stato chiesto ai ministri. Famiglia, fisco, sanità, educazione

 


 Chissà che non vi sia un po’ della profezia dell’allora cardinale Joseph Ratzinger sulla palingenesi cristiana affidata alle «minoranze creative», guardando alle recenti mosse interlocutorie col governo Meloni dell’associazione “Sui tetti”. Una rete di poco meno di cento gruppi associativi, di chiara e forte matrice cattolica, che entra in scena e mette sul tavolo del confronto e della proposta politica temi incentrati sui noti principi non negoziabili: natalità, famiglia, identità, fine vita, aborto, pressione fiscale e nuovi quozienti, lotta alla droga, libertà educativa.

Il network di associazioni ha incontrato, in sede ufficiale lo scorso 19 settembre, ben sei ministri, due vice ministri e un sottosegretario alla presidenza del Consiglio ricevendone in cambio una certa attenzione impensabile, tant’è che i primi rumori dell’universo progressista iniziano a farsi sentire, l’onta di aver catturato la scena che, verosimilmente, si tradurrà in fatto politico, dovrà essere lavata, non sarà una passeggiata.

Tempi ha fatto due chiacchiere con

Domenico Menorello
Domenico Menorello, coordinatore e anima di “Sui tetti”.

Sarà la volta buona in cui un governo inizia ad occuparsi di temi finora emarginati dal dibattito o no?

Non la direi così, se non altro perché almeno questo governo si è già occupato di alcune questioni “finora emarginate”. Ricordo, ad esempio, alcuni interventi in tema di sostegno alle cure palliative, come l’art. 1, comma 83, della scorsa legge di bilancio o la stabilizzazione di quindicimila docenti delle scuole paritarie nel corso della conversione del decreto “PA bis”. Ora si aprono partite di ancora maggior respiro, quali quelle di cui abbiamo parlato nel corso dell’incontro del 19 settembre, come il possibile nuovo ruolo della famiglia nella riforma fiscale in corso. Ma è molto bello che, ad esempio su questa ipotesi, ci sia un perimetro di condivisione ampio, come si è potuto vedere nel corso dell’incontro dedicato al tema il 22 agosto al Meeting di Rimini.

“Sui tetti” va gridata la verità e la verità è che oggi bisogna sfoderare le spade per dire che le foglie sugli alberi sono verdi, come diceva Chesterton? Che tipo di spada immagina di usare?

La spada della ragione. Anzi della ragionevolezza. Don Luigi Giussani riteneva che vivessimo «in un momento drammaticamente bello, perché sempre più tutto poggia su una nostra scelta». Tante posizioni del politically correct nascondono, sotto una retorica dei diritti, la “cultura dello scarto” paventata da papa Francesco. Se si afferma il dogma dell’autodeterminazione come unico parametro di valore, significa che io valgo solo se posso misurare e possedere il reale; se divengo fragile, dipendente, se, insomma, non ho “successo” valgo meno, fino a dirmi che non valgo nulla quando mi si propone una procurata morte se mi ammalo seriamente. 

Il bivio è antropologico: fra una mentalità dominante che ci vuole convincere che siamo dei novelli Prometeo, che possiamo rubare il fuoco agli dei e la riscoperta del senso religioso, di un grido inesausto. Oggi, nella caduta delle certezze, questa scelta si propone davanti a tanti fatti, anche pubblici. E possiamo davvero porre a tutti queste domande esistenziali, antropologiche. Forse ontologiche. A tutti, anche in dialoghi pubblici, “sui tetti”, sperimentando che iniziare a giudicare è davvero l’inizio della liberazione dell’umano.

Sei ministri tutti insieme per ascoltare temi particolarmente impegnativi non sono una cosa frequente: soddisfatti di questo primo approccio?

Per la verità i rappresentanti del Governo erano nove. Il nostro, peraltro, non è stato un primo approccio, analogo incontro è stato chiesto e organizzato anche l’anno scorso, così come molti sono stati gli incontri con ministri e gruppi parlamentari sulle proposte dell’agenda che il network “Sui tetti” ha elaborato grazie al lavoro di molti gruppi di competenze.

Repubblica non sembra essere piaciuta molto l’iniziativa: se fosse possibile liquidare la cosa con un aggettivo, lo considererebbe un primo risultato buono, non buono, ottimo o pessimo?

Al di là di banali strumentalizzazioni ed etichette, che evaporano da sole, ha del positivo il resoconto del nostro incontro fatto dal quotidiano da lei citato. Dice che il governo cerca di allargare le interlocuzioni sociali e, con ciò, conferma che la realtà sociale italiana è molto più ricca anche dei soliti schemi con cui troppo a lungo è stata proposta. Comunque, l’incontro del 19 settembre è stato molto positivo perché il dialogo è stato incentrato sui temi dell’antropologia e nel merito di proposte avanzate allo scopo di sostenere una cultura dell’umano integrale.

La cosiddetta piattaforma programmatica di Sui Tetti è ricca e corposa, con al centro «l’umano»: cioè?

Ora stiamo traducendo i “dieci canoni”  (vedi in fondo) proposti nell’incontro del 19 settembre in ipotesi di norme sulla base delle disponibilità manifestate dai vari rappresentanti del governo, che invieremo anche a tutti i gruppi parlamentari. Inoltre, stiamo monitorando il vero e proprio assalto dell’associazione Coscioni in molti territori italiani, dove sono stati presentati presso numerosi consigli regionali proposte di legge per introdurre procedure eutanasiche. Pensiamo sarà importante, nei limiti delle forze disponibili, porre pubblicamente la domanda ai consigli regionali e ai governatori se non sia invece più ragionevole e urgente curvarsi sui più deboli e curare il dolore dei più fragili.

C’è qualcosa che a suo avviso andrebbe fatta subito, immediatamente, penso, ad esempio, ad alcune correzioni sulle linee guida della Sanità in tema di Procreazione mmedicalmente assistita , monitoraggio della legge 194 etc?

Le questioni, su cui i ministri hanno rappresentato una condivisione, sono tutte molto urgenti. Oltre a incrementare l’assegno unico e abbattere il cuneo fiscale, si tratta, ad esempio, di iniziare a riconoscere la famiglia come soggetto fiscale, di sostenere le cure palliative, di diminuire quell’ingiusto “scalino economico” che impedisce una vera libertà di scelta educativa, di porre mano all’Isee specie sull’ingiusto peso che ha la prima casa, di introdurre misure fiscali a favore delle famiglie numerose e per incoraggiare il welfare aziendale e il codice di autodisciplina delle imprese per la maternità proposto, con grande lungimiranza, dal ministro Roccella, di riconoscere fiscalmente i caregiver, la solidarietà familiare e di introdurre l’obiettivo di una assistenza quotidiana per favorire la permanenza domiciliare di tante persone invalide. Abbiamo chiesto, poi, un tavolo sulla questioni antropologiche della sanità, perché non capiamo, ad esempio, come mai ci sia un parere del Consiglio nazionale di bioetica di febbraio sui comitati etici coinvolti in procedure di morte che ancora non è stato considerato, perché non vi sia la relazione annuale sulla 194, che dovrebbe anzi dare notizie sui nuovi fenomeni delle pillole abortive e antinidatorie, o perché vi sia un decreto ministeriale di agosto che in tema di procreazione assistita sembra fraintendere il senso e i limiti della legge 40.

Siete pronti ad affrontare l’ondata mediatica “arcobaleno” che senz’altro aumenterà man mano che Sui tetti riuscirà a proporre i propri temi?

Sarà molto interessante confrontarsi e dialogare sulle concezioni dell’umano che vengono in rilievo e chiedere a tutti di giudicare quale antropologia sia più ragionevole, cioè più corrispondente al cuore di ogni uomo.

Con chi immagina di poter dialogare costruttivamente nel fronte cosiddetto progressista? Percepisce una possibilità al riguardo?

Con chiunque abbia a cuore di andare a fondo delle questioni che tante sfide pongono. Al Meeting, come si è detto, questo dialogo è stato molto interessante tanto con esponenti della maggioranza, quanto dell’opposizione. Ricordo con piacere che su iniziative per la libertà educativa di non molto tempo fa alcuni dei contributi più appassionati vennero da Maria Elena Boschi e da Piero Fassino.

Peppe Rinaldi TEMPI

https://www.suitetti.org/

https://www.suitetti.org/2023/09/19/palazzo-chigi-incontro-tra-governo-e-network-ditelo-sui-tetti/

IL CROCEVIA FA PARTE DELLE ASSOCIAZIONI UNITE IN "DITELO SUI TETTI"


 

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