lunedì 20 maggio 2024

LA TIRANNIA WOKE

CI VOGLIONO IN MISERIA MA “BUONI”. A QUESTO SERVONO I “DIRITTI CIVILI”

Scrive Francesco Borgonovo sulla “Verità”:

“Ecco la drammatica realtà della tirannia WOKE. Si insiste fino allo sfinimento sull’uso di parole potenzialmente offensive e si sfornano continuamente leggi a favore di presunti diritti civili. Il dibattito pubblico è interamente occupato dai temi politicamente corretti e intanto le popolazioni si impoveriscono, minoranze discriminate comprese. Il meccanismo è sempre lo stesso, in America come in Europa. Dal nostro lato dell’atlantico si polemizza ad esempio sulle questioni Lgbt e la campagna elettorale viene forzosamente orientata sulle norme “antiomofobia”, che le istituzioni europee vorrebbero imporre dovunque. Oppure si discute dei temi ambientali, o ancora del pericolo rappresentato dai fascismi di ritorno. Si punta il dito contro i governi destrorsi accusati di negare il cambiamento climatico o di perseguitare le minoranze, o ancora di accanirsi sui militanti antifa come Ilaria Salis.

E così facendo si evita di affrontare a fondo le conseguenze sociali ed economiche delle politiche europee. Di come le regole green colpiscono le classi medie e medio basse importa a pochi, di come l’austerità continui ad infettare le menti dei governanti europei non si può ragionare. La realtà non ha diritto di cittadinanza, si può discutere e ci si può dividere solo sui provvedimenti arcobaleno, sui regolamenti antiodio e sulla pericolosità dei populisti. Si devia l’attenzione della opinione pubblica su fantomatiche minacce rappresentate dalle destre estreme (“la feccia nera neo-fascista scagliata contro l’Europa” come titola quasi turtti i giorni Repubblica) e intanto si infierisce sui ceti più fragili. L’artificio trionfa, la verità svanisce. Ci si può battere solo per le cause che le ristrette cerchie progressiste giudicano buone, il resto è male associato. Per questo se una attivista antifa viene accusata di aver pestato dei destrorsi diventa una eroina da candidare alle europee, mentre la disobbedienza civile di Flaximan contro gli autovelox che vessano i cittadini è guardata come un atto di intollerabile di insubordinazione egoistica.

Albrecht Durer: I Quattro Cavalieri
dell'Apocalisse, Karlsrhue, 1498

Per questo bisogna approvare senza fiatare i regolamenti delle lobby Lgbt o le leggi antiodio o le restrizioni verdi, e guai ad evocare anche solo per un istante gli interessi delle popolazioni impoverite. Così dispone la nuova religione degli illuminati: sarete poveri, ma buoni, e così purificati potrete attendere serenamente la prossima apocalisse climatica.”

Riprende il tema WOKE anche Claudio Risè che titola:”Non chiamatele comunità, sono Lobby. Si usano spregiudicatamente i problemi di minoranze sessuali per rovesciare il quadro politico e disarticolare la famiglia in favore delle varie tecnocrazie.”

20 maggio 2023

 

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