venerdì 24 maggio 2024

“QUELLO CHE MI STUPISCE , DICE DIO, E’ LA SPERANZA”

La domanda, le attese e le risposte dell'uomo a confronto in due opere poetiche che si misurano col Destino

1. “Nulla è in regalo, tutto è in prestito”. Wislava Szymborska con la sua abilità nel tessere parole e significati, dipinge un ritratto implacabile del nostro rapporto con l’esistenza: l’idea che nulla ci sia concesso gratuitamente, che tutto sia in prestito, in un inventario della vita. La voce mancante nell’inventario, l’”anima”, diventa il veicolo attraverso il quale esprimiamo la nostra domanda, la nostra attesa e le nostre speranze.


NULLA È IN REGALO, TUTTO È IN PRESTITO.

Masaccio, Cappella Brancacci
Cacciata dal Paradiso
Nulla è in regalo, tutto è in prestito
Sono indebitata fino al collo.
Sarò costretta a pagare per me
Come me stessa,
a rendere la vita in cambio della vita.
E’ così che è stabilito,
il cuore va reso
e il fegato va reso
e ogni singolo dito.È troppo tardi per impugnare il contratto.
Quanto devo
Mi sarà tolto con la pelle.
Me ne vado per il mondo
Tra una folla di debitori.
Su alcuni grava l’obbligo
Di pagare le ali.
Altri dovranno, per amore o per forza,
rendere conto delle foglie.
Nella colonna Dare
Ogni tessuto che è in noi.
Non un ciglio, non un prduncolo
Da conservare per sempre.
L’inventario è preciso,
e a quanto pare
ci toccherà restare con niente.
Non riesco a ricordare
Dove, quando e perché
Ho permesso che aprissero
Questo conto a mio nome.
La protesta contro di esso
La chiamiamo anima.
E questa è l’unica voce
Che manca nell’inventario.

 

2. "PRIMA CHE SORGA L'ALBA, VEGLIAMO NELL'ATTESA: TACE IL CREATO E CANTA NEL SILENZIO IL MISTERO" (INNO DELLE LODI DEL GIOVEDÌ).

Non c'è una descrizione che, più di questa, scrive don Giussani, definisca il nostro stato, lo stato di uno che ha fatto un incontro, crede e non capisce ancora, non vede ancora, non riesce ancora, perché occorre un tempo.

Il tempo è uno strumento di Dio per la sua creazione.  La materia è tempo e spazio. È lo Spirito che crea la materia e poi investe quello che ha creato con la sua forza assoluta; lo Spirito che è di Cristo, perché lo Spirito del Mistero di Dio, del Verbo di Dio, si è totalmente tradotto nell'energia di quell'Uomo, nel pensiero e nella volontà di quell'Uomo, nato da una donna vergine.

 

PRIMA CHE SORGA L’ALBA, VEGLIAMO NELL’ATTESA

 

James Ensor "Christ calming the storm"(1891)
Museum of Fine Arts, Ostense, Belgium
Prima che sorga l'alba,
vegliamo nell'attes
tace il creato e canta
nel silenzio il mistero.

Il nostro sguardo cerca
un volto, nella notte;
dal cuore a Dio s'innalza 
più puro il desiderio.

E mentre, lieve, l'ombra
cede al chiaror nascente,
fiorisce la speranza
del giorno che non muore.

Presto l'aurora in cielo
ci inonderà di luce;
la tua misericordia,
o Padre, ci dia vita.

E questo nuovo giorno,
che l'alba per noi schiude,
dilati in tutto il mondo
il regno del tuo Figlio.

A te, o Padre santo,
all'unico tuo Verbo,
all'infinito Amore,
sia lode in ogni tempo. Amen.

 

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