lunedì 5 marzo 2018

RICOMINCIARE DA UNO


CON L’AIUTO DI AUGUSTO DEL NOCE



Nella nuova tavola di valori del “cattolico medio”, il vero avversario da battere non è più l’irreligioso, il blasfemo, il senza-Dio. Anzi, presentandosi spesso tutto questo come “di sinistra”, è visto come un cristianesimo anonimo, delle cui accuse fare tesoro. Avversario, in questa prospettiva neocattolica, avversario vero è “l’integrista”, cioè colui che vuole servirsi della sua fede fino in fondo, trasformandola da vago sentimento in guida e prospettiva per la sua concreta attività.

San Giovanni di Sinis, Tharros
Ammoniva, Del Noce, di diffidare di «ogni presunta avanguardia cattolica che, in realtà, è sempre la retroguardia del progressismo di ogni maniera». Si difendeva dall’accusa di respingere il neomodernismo teologico per paura del nuovo: «No, lo avverso come un pericolo gravissimo per la fede: non perché nuovo, ma perché falso».
Ripeteva, soprattutto (e qui scatenava la reazione spesso inconsulta e violenta di molti clericali): «La prima condizione perché l’eclissi abbia termine e il cattolicesimo esca dalla sua crisi è che la Chiesa riprenda la sua funzione: che non è di adeguarsi al mondo, ma, al contrario, di contestarlo». «Il Cristo non ci ha detto di sposare il mondo, bensì di battezzarlo». 
Cristo non ci ha detto di sposare il mondo, ma di battezzarlo
Contestato a sua volta per queste affermazioni, ci tornava sopra, ostinato: «Il Cristo non ci ha detto di sposare il mondo, bensì di battezzarlo. La Chiesa ha il dovere di rispondere ai bisogni dell’uomo moderno ma senza diventare modernista, senza accettarne gli schemi interpretativi». Ripeteva: «Il neo illuminismo borghese – del quale anche gli ex comunisti sono una parte – ragiona in termini di “modernizzazione” e di “arretratezza”. Per esso, ciò che più è “arretrato” è la morale cattolica tradizionale, le sue prospettive sulla vita, la sessualità, la famiglia. Il permissivismo, la rivoluzione sessuale, la tolleranza per la pornografia sono momenti essenziali per liberarsi della Chiesa e, dunque, per “modernizzare” la società. Ed è drammatico che anche tanti cattolici giudichino “arretratezza” la disperata difesa dei fondamenti etici del cristianesimo».
(le frasi di Del Noce sono  tratte dal libro “Verità e ragione della Storia” BUR, 2007)

Nessun commento:

Posta un commento