martedì 1 febbraio 2011

ANTONIO MACHADO

Mi corazón espera otro milagro de la primavera.



 A UN OLMO SECCO

           Al  vecchio olmo, spaccato dalla folgore
        e nel mezzo marcito,
        con le piogge d'aprile e il sole a maggio,
        sono spuntate alcune verdi foglie.

            Oh, l'olmo secolare sopra il colle
        ch'e' lambito dal Duero! La corteccia
        bianchiccia da un gialligno musco tinta
        nel tronco putrefatto e polveroso

            Come i pioppi canori, che sorvegliano
        il cammino e la riva, non sara'
        di rossicci usignoli popolato.

            S'arrampica su esso di formiche
        un esercito in fila, e nelle viscere
        tramano i ragni e le lor grigie tele.

            Olmo del Duero, prima che t'abbatta
        con l'ascia il legnaiuolo, e il falegname
        ti trasformi in un mozzo di campana,
        stanga di carro o giogo di carretta;
        prima che rosso nel cammino arda
        domani in qualche misera casetta
        sull'orlo d'una strada;
        prima che ti annienti un turbine e ti schianti
        il soffio delle candide montagne;
        prima che il fiume ti sospinga al mare
        per valli e per burroni,
        olmo, voglio annotare nei miei appunti
        la grazia del tuo ramo rinverdito.

        Anche il mio cuore aspetta,
        alla luce guardando ed alla vita,
        altro prodigio della primavera.

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