Contro il Cav. un rigurgito d’odio di un settimanale venduto nelle chiese
Scrive Famiglia Cristiana: “Viene subito in mente la Nemesi. Tu, Berlusconi, delle donne ti sei servito, e in malo modo; le stesse donne faranno giustizia”. Poco dopo la notizia che il processo per rito immediato a Silvio Berlusconi era stato fissato per il 6 aprile, il sito della rivista dei paolini aveva già vomitato la sua sentenza, pescando le parole in un inconscio un po’ disturbato, dal punto di vista del catechismo, che invece di innalzarsi ai Novissimi – morte, giudizio, inferno e paradiso – si infila nei gorghi della giustizia-vendetta: una nemesi senza perdono, né diritto d’appello, la punizione del reprobo in un bel rigurgito d’odio.
La nemesi al posto della giustizia. Nel lapsus linguistico e giuridico di Giorgio Vecchiato, stella di quella congrega di vecchietti rancorosi che sono gli editorialisti del settimanale dei Paolini, c’è tutto il peggio di un certo mondo cattolico. C’è la rivelazione, per chi non conoscesse da decenni i giacobini in tonaca di Famiglia Cristiana, di un modo di pensare che in teologia ha subordinato tutto ad un’astratta morale; che in politica ha sostituito la moderazione del giudizio con un ossequio giacobino alla dittatura della legalità, versione pm di Milano. E nella pastorale ha fatto dell’antiberlusconismo l’unico orizzonte ideale.
La stessa cultura che ha fatto dire a Vito Mancuso che lo stile di vita del Cav. è un male di cui ci si deve liberare per “la salute mentale dei nostri giovani”. Conclude Vecchiato: “davvero aspettiamo giustizia. Anzi, Giustizia, con la G maiuscola”.
Noi non vi seguiremo nelle stanze da letto degli altri, non ci abbasseremo per guardare dal buco della serratura. Sputtanate pure Berlusconi, continuate a farlo serenamente, travestiti da agenti del comune senso del pudore. Spiate, origliate, pedinate, fotografate e diffondete il romanzo porno politico che demolisce il vostro nemico.
Ma la violenza con cui giudicate la vita degli altri fa di voi, gentili signori, gli eredi mentali delle spie della Stasi.
Ma la violenza con cui giudicate la vita degli altri fa di voi, gentili signori, gli eredi mentali delle spie della Stasi.
E quando parlate di giustizia, voi, rigorosi scristianizzatori dell’Italia, ricordatevi che la Giustizia con la maiuscola, per le famiglie cristiane, è solo quella divina.
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