Grillo è un
adolescente incapace di accettare il mondo degli adulti e la mediazione del
linguaggio. La sua rivolta è totale, è una secessione. L’esito politico e
istituzionale è totalitario. Vuole il cento per cento, come i più primitivi tra
i giovanissimi, che non accettano il compromesso per alcuna ragione. Hanno la
fissazione della purezza. Il loro fondamentalismo di purezza paranoide si
nutre. Sono come la figlia balbuziente e riottosa di Pastorale americana, il
romanzo di Philip Roth, tendono all’unità della setta e al suo isolamento, non
vogliono assumersi la minima responsabilità, parlano in un ideale streaming ai
padri in affanno dicendogli che sono loro ad averli gettati nel mondo, ci
pensino loro a tirare tutti fuori dai pasticci, e mandano al diavolo le
conseguenze delle loro azioni. Sono anche narcisisti imbizzarriti, non vogliono
lasciare alcuna eredità, e in fin dei conti sono dittatori dello stato libero
di Bananas, infanti della psiche, e per rovesciare una tirannide presunta ne
costruiscono una certa.
Due
obiezioni. Primo. Ci voleva tanta arte e psicologia
del profondo per capire quel che era chiaro da principio, e cioè che uno il
quale proclama il “vaffanculo” come una bandiera e un programma, e afferma che
il nucleo del progetto è l’eliminazione di tutti i partiti, mentre risponde con
una logica di estinzione a qualunque opinione in dissenso maturi nel suo giro
di rete, è un leader totalitario, un fondamentalista, un pazzo da legare? Il
contatto con il giornalismo e il circuito dell’informazione sporcifica un
pochettino e certamente omologa senza pietà i malcapitati, ma il rifiuto di
ogni contatto, la mascherata e la fuga, la distanza programmata non sono forse
il massimo della psicologia narcisista? Non lo sapevamo da prima che
l’intenzione di aprire come una scatola di tonno le Camere equivale a una
virtuale e mediatica, ma robusta, finzione o narrazione del tipo della marcia
su Roma e del bivacco dei manipoli?
Recalcati
dice (caccolina): anche Berlusconi è una
leadership totalitaria, ma è fondata sulla trasgressione della Legge, che ha il
suo fascino. Ma se la Legge è scritta in caratteri maiuscoli, da palasharp, se
è brandita come un manganello di purezza shariota contro gli avversari,
trasgredirla in un certo senso è un piacere, ma non un sordido narcisismo
totalitario, casomai un edonismo liberale.
© - FOGLIO
QUOTIDIANO
Nessun commento:
Posta un commento