Ignazio Marino candidato Pd
Le ideologie astratte di un piccolo Zapatero
Liberalizzazione droghe, registri delle
coppie di fatto, testamento biologico. Sono queste le priorità per la capitale?
De Palo: «Roba dal valore legale nullo, ma dal costo sociale pesantissimo»
Ignazio Marino ha vinto le primarie del Pd
per la corsa a sindaco di Roma. Come riporta oggi Avvenire, tale
vittoria ha messo in allarme il mondo dell’associazionismo di base, in
particolare quello cattolico. Le posizioni di Marino, infatti, sebbene egli si
dichiari “cattolico”, promuove politiche in aperto contrasto col magistero. Lo
rileva, tra gli altri e meglio di altri, anche Gigi De Palo, assessore alla
famiglia, educazione e giovani che al quotidiano dice: «Roma ha bisogno di un
padre di famiglia, di un amministratore che si occupi delle buche, delle case,
delle giovani coppie, dei servizi sociali… E invece il Pd mette in campo
Ignazio Marino, emblema di una politica distante anni luce dai problemi reali,
legata a ideologie astratte». E per capire meglio quali siano queste ideologie
sbagliate, De Palo elenca le priorità che Marino ha messo nella sua agenda:
«Liberalizzazione delle droghe leggere, registri delle coppie di fatto,
testamento biologico… Roba dal valore legale nullo, ma dal costo sociale
pesantissimo. Con l’aggravante di invertire le priorità della città e di mandare
al macero quello che abbiamo costruito in questi anni». Anni in cui, argomenta
l’assessore, «siamo riusciti a portare a Roma il quoziente familiare, un quadro
organico di politiche familiari e un sistema di asili nido aperto e di alta
qualità. Temo che saranno sacrificate sull’altare dell’agenda-Marino».
DERIVA ZAPATERO. L’ostilità di
De Palo – a capo della lista civica Cittadini x Roma – a Marino non è
tacciabile di “pregiudizio politico”, ma ha la sua radice in una diversa
impostazione antropologica, come lo stesso illustra all’intervistatore: «Io non
avevo votato Alemanno. E ho accettato il mandato nella misura in cui avrei
potuto svolgerlo in modo coerente con i miei valori cristiani e con i principi
della Dottrina sociale della Chiesa, sussidiarietà in primis… Per me con Marino
non nasce un problema politico, ma antropologico. È il tentativo di imporre, di
trapiantare a Roma una nuova anima lontana da quella popolare che la
caratterizza nel mondo».
«Parla quasi da elettore del Pd deluso…», chiosa la giornalista e De Palo conferma: «Non si sbaglia. La nostra lista civica al suo interno ha anche simpatizzanti di centrosinistra delusi. Penso sia nell’interesse del Paese che il Pd ponga rimedio a questa deriva su posizioni radicali e laiciste. Io vorrei chiedere a Marino e Bersani: ma cos’è cambiato in Spagna dopo gli anni di Zapatero? Le leggi sui cosiddetti “diritti civili” hanno fermato la crisi? Qui – lo ricordo a tutti – siamo in un Paese a crescita-zero da venti anni, con un peso fiscale insopportabile».
«Parla quasi da elettore del Pd deluso…», chiosa la giornalista e De Palo conferma: «Non si sbaglia. La nostra lista civica al suo interno ha anche simpatizzanti di centrosinistra delusi. Penso sia nell’interesse del Paese che il Pd ponga rimedio a questa deriva su posizioni radicali e laiciste. Io vorrei chiedere a Marino e Bersani: ma cos’è cambiato in Spagna dopo gli anni di Zapatero? Le leggi sui cosiddetti “diritti civili” hanno fermato la crisi? Qui – lo ricordo a tutti – siamo in un Paese a crescita-zero da venti anni, con un peso fiscale insopportabile».
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