giovedì 28 febbraio 2019

PERCHE’ CREDO CHE IL CARDINALE PELL SIA INNOCENTE, E QUINDI PERSEGUITATO


LEONARDO LUGARESI
Il cardinale George Pell da ieri è in carcere perché è stato condannato in primo grado da un tirbunale australiano per abusi sessuali commessi su minori e il giudice gli ha negato, in attesa del processo di appello, la libertà su cauzione.
Chi conosce l'inglese può leggere qui un onesto e dettagliato resoconto della situazione, come risulta dal processo: https://abcnews.go.com/International/wireStory/differences-cardinal-pells-prosecution-defense-61313280. Sottolineo che la fonte è il sito della Australian Broadcasting Corporation, l'equivalente australiano della BBC, cioè quanto di meno sospettabile di parzialità in favore della chiesa cattolica possa esistere al mondo. Basta leggere, e si capisce.

Chi non conosce l'inglese può trovare qui http://www.lanuovabq.it/it/lo-strano-caso-della-condanna-del-cardinale-pell gli stessi contenuti. Questo articolo infatti sostanzialmente traduce l'altro, quindi chi fosse sospettoso nei riguardi di Tosatti e della Nuova Bussola Quotidiana si rassicuri.
Conosciuti, sia pur per sommi capi, tutti gli elementi emersi dal processo, non credo sia possibile a qualsiasi persona ragionevole ed onesta concludere in modo diverso dall'assoluzione, quantomeno per una totale assenza di prove e per l'assoluta inverosimiglianza della tesi accusatoria. Come, del resto, pare che avesse fatto a maggioranza di 10 a 2 una precedente giuria, che non era arrivata perciò ad emettere un verdetto ed era stata sostituita – con quali criteri? - da quella che invece ha condannato Pell.
Aggiungo una considerazione, che non sarà probante sul piano giuridico ma dal punto di vista della “certezza morale” ha pure un suo peso: per credere che un vescovo, subito dopo la messa solenne in cattedrale, ancora vestito coi paramenti sacri, in un luogo pubblico e frequentato, con un rischio elevatissimo di essere colto sul fatto, tiri fuori il pene e cerchi di violentare due chierichetti (neanche uno solo, ma due), nel breve lasso di tempo in cui il cerimoniere è uscito per fumarsi una sigaretta (!) ...  ecco, per credere una cosa del genere, bisogna (sottolineo: bisogna, nel senso che è proprio indispensabile) presupporre che Pell fosse del tutto fuori controllo, praticamente un matto che girava sempre coi pantaloni aperti e l'arnese pronto all'uso. Il che, di tutta evidenza, non risulta.
Conclusioni? Se, come è del tutto probabile (dal mio punto di vista, praticamente certo) è innocente, Pell viene perseguitato come cristiano, e più precisamente come cardinale della chiesa cattolica. Buon per lui, perché son tutti meriti per il paradiso, a sconto dei peccati che può aver commesso nella sua vita. Credo che in questo momento sia l'unico cardinale in carcere, quindi è quello che fa più onore alla porpora, in tutto il sacro collegio.
L'Australia conferma di essere un paese in cui è in atto una persecuzione politico-giudiziaria contro la chiesa cattolica.
La chiesa cattolica, d'altro canto, è messa nell'angolo,  ormai sempre più spesso prigioniera di una supina acquiescenza al potere giudiziario del mondo, che non osa più mettere in discussione. Il che non è un bene. Per nessuno.


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