LEONARDO LUGARESI
Ciò che vedo io, dal mio bucanino e con
la mia limitata intelligenza delle cose, è quanto segue.
Per motivi che non conosco e non sono in
grado di capire, non prende la posizione che potrebbe e dovrebbe assumere:
“cari cittadini non vaccinati, non per il vostro bene – che non è affar mio,
dato che non sono uno stato etico – ma per il fondato timore che tra qualche
settimana, ammalandovi in massa mi scasserete il sistema sanitario, mettendomi
nell’impossibilità di curare non solo voi ma anche tutti gli altri ammalati, io
vi ordino di vaccinarvi immediatamente e se non lo fate vi punisco con queste
sanzioni”. Dice invece: “voi siete liberi
di non vaccinarvi, ma se esercitate il diritto di non farlo, costituzionalmente
garantito dall’art. 32 comma 2 della Costituzione, io vi rendo la vita
impossibile. Ad esempio, per lavorare (cioè, nella stragrande maggioranza
dei casi, per campare) dovrete farvi un tampone ogni 48 ore, spendendo un paio
di centinaia di euro al mese (anche se ne guadagnate mille)“.
Tale sopruso, persino in un paese abituato a subire passivamente di tutto
come l’Italia, suscita un vasto movimento di protesta, che tende a crescere di
mano in mano che si avvicina la data del 15 ottobre, in cui il provvedimento
del governo dispiegherà i suoi effetti. La
rappresentazione che in un primo momento il sistema dell’informazione (se
riuscite a chiamarlo così senza mettervi a ridere) dà di tale fenomeno è duplice: da un lato lo minimizza, evitando di dar conto
delle manifestazioni che si stanno svolgendo un po’ in tutta Italia, dall’altro
lo comprime nello schema ideologico
derisorio dell’antivaccinismo:
son gente con lo scolapasta in testa; gente che crede alle peggiori panzane
raccattate su internet, dei miserabili deficienti.
Naturalmente non è così: i deficienti ci sono, quelli che pensano male (secondo
me) pure, ma è del tutto scorretto sovrapporre il rifiuto dei vaccini con
l’opposizione al passaporto vaccinale. Io, per esempio, sono favorevole ai
vaccini, ritengo che un adulto (e ancor più un anziano) che, nelle presenti
circostanze, rifiuti di farsi vaccinare contro il covid si comporti in modo
stolto e imprudente, ma sono assolutamente contrario all’imposizione
di un passaporto vaccinale interno per esercitare i diritti fondamentali perché
la considero un’inaccettabile oppressione, in palese contrasto con la
costituzione repubblicana.
Poiché la caricatura del movimento di protesta contro l’imposizione del passaporto vaccinale non ha retto, ora si è fatto un “salto di qualità”. Grazie ai “provvidenziali” (!) avvenimenti di sabato scorso a Roma, la vecchia rappresentazione è stata prontamente sostituita da un’altra, non meno campata in aria ma ancor più pericolosa: sono fascisti!
L’opposizione al passaporto vaccinale, grazie al comportamento di un
piccolo gruppo di criminali politici, ben noti, a cui è stato consentito di
compiere dei reati, può ora essere assunta nella categoria di fascismo.
In Italia è una fatwa micidiale,
perché pur essendo priva di qualsiasi connessione con la realtà, tanto quella
del fascismo storico quanto quella attuale, essa può servirsi di un immenso apparato ideologico, diffuso
pervasivamente in tutto l’organismo del nostro paese grazie a settanta anni
di attività culturale, sociale e politica continua, indefessa, ed efficacemente
condotta prima dal partito comunista e poi dalle varie forze di “sinistra”
(qualunque cosa ciò voglia dire: dal punto di vista della solidarietà sociale e
degli interessi dei poveri, quasi niente) che ne hanno preso il posto; forze
che sono comunque egemoni nei sistemi di produzione della cultura del nostro
paese.
Per ottenere tale risultato, è servita
però anche un certa gestione della
manifestazione di sabato da parte delle forze dell’ordine. Io non so come
siano andate le cose, ma vedo che molti osservatori, anche di parti diverse e
opposte, concordano nell’affermare che non sarebbe stato affatto impossibile
impedire, ad esempio, l’assalto alla sede della CGIL. Se questo è vero, uno
potrebbe pensare che c’è stata una grave inefficienza nel controllo da parte
della polizia.
Però vedo anche che, in seno al governo
e alla sua maggioranza, nessuno critica o chiede conto di ciò al responsabile
politico dell’ordine pubblico, il ministro Luciana Lamorgese. Che sia perché,
dal loro punto di vista, la gestione della manifestazione di sabato scorso e
degli incidenti connessi è stata invece efficacissima?
Tratto dal blog di Leonardo Lugaresi
https://leonardolugaresi.wordpress.com/2021/10/12/allarmi-allarmi-allarmi-son-fascisti/
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