domenica 24 gennaio 2016

IL GIUDIZIO CHIARO DI MONS. LUIGI NEGRI


Riportiamo il Messaggio di Mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e abate di Pomposa, alla sua Diocesi

Carissimi figli e figlie della chiesa particolare di Ferrara-Comacchio, le decisioni gravissime che si stanno prendendo nei confronti della famiglia, su cui è fondata la convivenza sociale - ovvero il tentativo del disegno di legge Cirinnà di mettere le condizioni per mutare nella sostanza il concetto stesso di famiglia - rende necessaria una presenza esplicita, impegnata e responsabile del popolo cristiano.
Una presenza largamente intesa, di tutti i laici di buona volontà che vivono nello spazio della nostra vita sociale.

Sono molto lieto per le indicazioni date dalla Conferenza Episcopale Italiana, attraverso il Cardinale Angelo Bagnasco, che vanno nella direzione dell'incoraggiamento a partecipare all'iniziativa - di matrice e responsabilità decisamente laicale - programmata per il prossimo 30 gennaio a Roma.
Invito pertanto le famiglie, le comunità parrocchiali, i gruppi, i movimenti, le associazioni e quanti hanno a cuore il bene comune della società, a considerare e ad assecondare questa iniziativa con il massimo dell'impegno e della generosità.

I modi e i tempi della partecipazione vi saranno indicati dal nostro Ufficio per la pastorale familiare e dal neo costituito Comitato ferrarese “Difendiamo i nostri figli".
Fate il sacrificio di uscire allo scoperto e di andare verso il mondo, ma non un mondo generico e anonimo, del quale non si leggano e non si valutino i contorni obiettivi, sia culturali che politico-sociali.
La famiglia, così attaccata e devastata da una mentalità consumista e tecnoscientifica, è un'immensa periferia e noi vogliamo addentrarci in questa periferia.
Se non lo facciamo, se non difendiamo i suoi diritti fondamentali - e penso primariamente ai figli per i quali vogliamo preparare un futuro migliore - anche il continuo richiamare le piccole periferie dei nostri paesi o le periferie della povertà materiali, diverrebbe incomprensibile e inefficace.

È a Roma, il 30 gennaio, che si vedrà il volto genuino del popolo cristiano preoccupato del bene comune della società. È a Roma che si vedranno sia i cattolici che gli uomini e le donne di buona volontà preoccupati del destino delle prossime generazioni, assumersi la responsabilità di un giudizio chiaro rispetto alle iniziative di intervento, per quanto possibile, nel dibattito che si sta svolgendo in parlamento.
Vi incoraggio, dunque, ad essere generosi nella vostra risposta e a fare di questa occasione un gesto importante di carattere ecclesiale e sociale.
Vi benedico di cuore

+ Luigi Negri
Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa


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