L’avventura del Crocevia,
iniziata anni fa attraverso il confronto con le parole di Papa Benedetto, ci ha
fatto comprendere che i cattolici hanno un posto particolare in questo momento
nel nostro paese e nella nostra città, solo se sanno parlare da cattolici, con
tutto il peso del riferimento alla propria fede e consapevoli che essa è capace
di creare cultura, di muovere gli animi, infondere forza a chi vuole costruire.
Questo lungo e difficile
passaggio elettorale, che abbiamo vissuto con determinazione sempre in prima
linea, ci ha dato la possibilità di sperimentare quanto sia vero il punto di
partenza, e cioè la chiara pretesa che la fede cattolica – se non è tradita –
possa e debba entrare in aiuto alle ragioni della politica.
Quello che abbiamo vissuto è
stata una presenza organica da parte di cattolici non travestiti da laici, che
non hanno fatto proposte minimali per ottenere un largo consenso, al costo di
non dire nulla, che non hanno aperto nessun tavolo con soggetti cattolici dalle
posizioni tanto diverse da parlare lingue incomprensibili, ma che si sono
proposti a tutti coloro che hanno scelto
di fare un percorso insieme per il bene della città. Un percorso che ha generato rapporti e
amicizie insperabili e costruttive, e che ha permesso di ideare un programma
concreto con scelte pratiche e discrezionali che impegnano la responsabilità
personale.
Anche oggi ,come ci ha detto
spesso don Giussani in passato, per porsi bisogna opporsi. “Pour se poser il
s’oppose”
“Se
non c’è il senso della responsabilità rischiosa, perciò se non ci sono il
giudizio e la volontà e l’affettività per andare contro, per cambiare ciò che
c’è, ciò che mi si oppone, se non ho questa responsabilità, cioè se io non sono
presente all’ambiente, la libertà diventa un ‘sogno di una notte di mezza
estate’ che il vento soffia via”.
Educato da questa esperienza, il Crocevia
riprende da oggi quel cammino per difendere la “Libertas Ecclesiae” che è la
prima di tutte le libertà, con una speranza nuova, grazie al lavoro di tutti e
alla presenza nel consiglio comunale di Cesena di Stefano Spinelli e di
Gilberto Zoffoli.
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