ARCHIVIARE GIUSSANI ?
In un
articolo pubblicato sul “sussidiarionet” Massimo Borghesi, ciellino romano,
tratteggia il futuro di unh movimento di Cl che dovrebbe avere– lo dice
testualmente – “una prospettiva che non ha bisogno di ‘opporsi’ per ‘porsi’ ”.
A lui
risponde con un articolo infuocato Antonio Socci, oggi su Libero.
Ecco la
parte finale dell’articolo.
Ne conosco già tanti di cristiani
“borghesi”, che amano starsene in poltrona. Ma qualunque ciellino sa bene che
una delle frasi storiche di don Giussani, per descrivere l’irrompere del
cristianesimo, dice l’esatto contrario: “POUR SE POSER, IL S’OPPOSE”.
Giussani ripeteva questo motto “per
sottolineare che bisogna avere coscienza di sé ed essere se stessi per
diventare attori, fattori incidenti sul mondo”, scrive Alberto Savorana nella
sua “Vita di don Giussani”, indicata come testo ufficiale da don Carron.
Masaccio: Cappella Brancacci, il Battesimo dei neofiti |
Anni dopo Giussani spiegherà:
“E’ quella famosa frase che
abbiamo citato tante volte: ‘Pour se poser il s’oppose’, per porsi uno si
oppone. Se non c’è il senso della responsabilità rischiosa, perciò se non ci
sono il giudizio e la volontà e l’affettività per andare contro, per cambiare –
perché ‘andare contro’ vuol dire ‘cambiare’ – ciò che c’è, ciò che mi si oppone
(…), se non ho questa responsabilità, cioè se io non sono presente
all’ambiente, la libertà diventa un ‘sogno di una notte di mezza estate’ che il
vento soffia via. E dopo viene l’anoressia dell’umano”.
Aggiungeva:
“Il mondo adesso è pieno di
anoressici dell’umano: per il potere. Ma come si fa a liberarsi a questa
soggezione al potere che ci mette in anoressia? Bisogna opporsi, cioè bisogna
porsi con tale consapevolezza, giudizio e affettività, con tale libertà reale,
che si cambi o si cerchi di cambiare quel che ci sta davanti (…). Per questo il
potere odia la libertà. Ciò sta avvenendo in Occidente in una forma tragica e
umanamente più deleteria di come sia avvenuto in Russia sotto Lenin e Stalin.
Perché in Occidente è tutto liscio”.
E’ stato Cristo stesso a “opporsi”
fin dall’inizio, quando ha fatto irruzione come Luce nel Regno delle tenebre
(Gv 1). Nella perdizione originale del mondo.
Infatti appena nato già il potere
cercò di massacrarlo. Disse:
“non sono venuto a portare la pace, ma la spada” (Mt 10, 34).
La spada della verità.
Per Borghesi invece non ci si deve
“opporre”, e prefigura per CL una fuga in quella “scelta religiosa” dell’Azione
Cattolica degli anni Settanta contro cui sempre Giussani si batté,
strenuamente, mentre il resto del mondo cattolico – sparito dalla scena
pubblica – si arrendeva alla dominante ideologia radical-marxista.
SCELTA RELIGIOSA ?
Giussani, in anni recenti, ha
ricordato così quei turbolenti anni Settanta in cui noi ciellini venivamo
misconosciuti dalle curie e sprangati nelle scuole e nelle università:
“La formula ‘scelta
religiosa’ si aggancia al periodo in cui, di fronte a tutti i problemi
politici – diretti e indiretti:indiretti come l’aborto, come il divorzio;
diretti come la scelta del partito -, tutte le associazioni cattoliche –
tutte!- hanno detto: ‘Noi siamo qui per educare il senso religioso degli
uomini, perciò noi guardiamo soltanto la religiosità.Queste cose non ci
interessano’. E siccome anche l’aborto e il divorzio sono cose ‘non
religiose’, allora non si interessavano né di divorzio, né di aborto. Invece
noi dicevamo: ‘Tutto c’entra con la religiosità’, perciò ci interessavamo di
tutto”.
La profetica posizione di Giussani
per cui Gesù Cristo c’entra con tutto e tutto illumina e vivifica, fu subito
riconosciuta e abbracciata da Giovanni Paolo II, appena eletto, e diventò la
posizione di tutta la Chiesa.
Su questa intuizione è rinato il
cattolicesimo italiano con tanti nuovi movimenti e realtà ecclesiali. Come
cattolicesimo di popolo.
Chi ritiene che papa Francesco
voglia smentire il magistero precedente su questo si legga ciò che ha detto, il
3 maggio scorso, nell’incontro con l’Azione Cattolica, durante il quale ha
lanciato un accorato
appello a non rinchiudersi in quello che ha definito “intimismo disgustoso”.(link)
Occorre “uscire, andare per le
strade delle vostre città e dei vostri Paesi, e annunciare che Dio è Padre e
che Gesù Cristo ve lo ha fatto conoscere, e per questo la vostra vita è
cambiata”.
Occorre che i laici assumano
pienamente il loro compito della “trasformazione della società per orientarla
al bene”.
Questo è il compito di CL e dei
cristiani.
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2014/may/documents/papa-francesco_20140503_azione-cattolica-italiana.html
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