giovedì 21 maggio 2020

I BAMBINI DI KIEV: LA VERGOGNOSA PRATICA DELL'UTERO IN AFFITTO



 Diamo una mamma ai bambini di Kiev

Le immagini che arrivano da Kiev sono sconcertanti: decine di neonati sono stati sistemati uno accanto all’altro nella hall dell’Hotel Venezia, nella capitale ucraina. Hanno poche settimane di vita, ma a prendersi cura di loro invece delle mamme ci sono alcune baby sitter.

Sono i bambini venduti dalla Biotexcom, clinica specializzata nella maternità surrogata.

Quei bambini depositati in un hotel, nell’attesa che le persone che li hanno commissionati e pagati li vengano a prendere, sono uno spettacolo angosciante. È  un colpo al cuore vederli così esplicitamente trattati da oggetti, anche se di valore. Oggetti in vetrina, abbandonati dagli acquirenti che non possono venire a ritirarli, e non c’è nessuno spedizioniere, che possa fare la consegna a domicilio.
Ma aldilà di ogni considerazione resta un’urgenza a cui il nostro paese non può rimanere indifferente: la sorte di quei bambini. Carlo Giovanardi ha lanciato su L'Occidentale una proposta a cui possiamo aderire, quella di trovare subito per loro una famiglia, un padre e una madre, tramite l’adozione internazionale.  
I contratti sono scaduti, il “prezzo” dei bimbi forse non è stato completamente pagato (una parte spesso viene saldato “alla consegna”) ma  su tutto questo, e sugli ostacoli burocratici, un governo può certamente intervenire. Tante cose vengono fatte e decise, dai giudici, dai medici, dai legislatori, in nome del “miglior interesse del bambino”.



Quale sia il miglior interesse di quei bambini appare chiarissimo a chiunque: uscire al più presto da una situazione di abbandono e essere affidati alle cure di una mamma e un papà. Oggi 10 maggio, nella giornata della mamma, chiediamo al ministro della famiglia Bonetti di attivarsi, di dichiarare la sua disponibilità a risolvere il problema. Ci sono migliaia di coppie italiane che attendono un bimbo, trovare una famiglia per quei 46 bimbi è facilissimo. E se è vero che in Ucraina ci sono alcune centinaia di bimbi in queste condizioni, solo con un’iniziativa internazionale si può cercare di risolvere la situazione. 

LEGGI QUI L’APPELLO

Se invece questo governo ritiene  che i contratti di maternità surrogata, benché illegali  e vergognosi, siano da rispettare, e medita di venire incontro alla richiesta lanciata dal video (“rivolgetevi alle rappresentanze diplomatiche e al ministero degli Esteri del vostro paese per venire a prendervi i neonati” è il consiglio del centro ucraino ai committenti) lo dica con chiarezza:  almeno finalmente sapremo qual è la posizione di questa maggioranza sullo sfruttamento delle donne e la compravendita dei bambini. 

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QUI IL VIDEO SU YOUTUBE
 https://youtu.be/0yzz485b90c


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