Diamo una mamma ai bambini di
Kiev
Le immagini che arrivano da Kiev sono sconcertanti: decine di neonati sono
stati sistemati uno accanto all’altro nella hall dell’Hotel Venezia, nella
capitale ucraina. Hanno poche settimane di vita, ma a prendersi cura di loro
invece delle mamme ci sono alcune baby sitter.
Sono i bambini venduti dalla Biotexcom, clinica specializzata nella maternità
surrogata.
Quei bambini
depositati in un hotel, nell’attesa che le persone che li hanno commissionati e
pagati li vengano a prendere, sono uno spettacolo angosciante. È un colpo al cuore vederli così esplicitamente
trattati da oggetti, anche se di valore. Oggetti in vetrina, abbandonati dagli
acquirenti che non possono venire a ritirarli, e non c’è nessuno spedizioniere,
che possa fare la consegna a domicilio.
Ma aldilà di ogni considerazione resta un’urgenza a cui il nostro paese non
può rimanere indifferente: la sorte di quei bambini. Carlo Giovanardi ha
lanciato su L'Occidentale una proposta a cui possiamo aderire, quella di trovare subito per
loro una famiglia, un padre e una madre, tramite l’adozione internazionale.
I
contratti sono scaduti, il “prezzo” dei bimbi forse non è stato completamente
pagato (una parte spesso viene saldato “alla consegna”) ma su tutto
questo, e sugli ostacoli burocratici, un governo può certamente intervenire.
Tante cose vengono fatte e decise, dai giudici, dai medici, dai legislatori, in
nome del “miglior interesse del bambino”.
Quale sia il miglior interesse di
quei bambini appare chiarissimo a chiunque: uscire al più presto da una
situazione di abbandono e essere affidati alle cure di una mamma e un papà. Oggi 10 maggio,
nella giornata della mamma, chiediamo al ministro della famiglia Bonetti di
attivarsi, di dichiarare la sua disponibilità a risolvere il problema. Ci
sono migliaia di coppie italiane che attendono un bimbo, trovare una famiglia
per quei 46 bimbi è facilissimo. E se è vero che in Ucraina ci sono alcune
centinaia di bimbi in queste condizioni, solo con un’iniziativa internazionale
si può cercare di risolvere la situazione.
LEGGI QUI L’APPELLO
Se invece
questo governo ritiene che i contratti di maternità surrogata, benché
illegali e vergognosi, siano da rispettare, e medita di venire incontro
alla richiesta lanciata dal video (“rivolgetevi alle rappresentanze
diplomatiche e al ministero degli Esteri del vostro paese per venire a
prendervi i neonati” è il consiglio del centro ucraino ai committenti) lo dica
con chiarezza: almeno finalmente sapremo qual è la posizione di questa
maggioranza sullo sfruttamento delle donne e la compravendita dei
bambini.
Leggi anche
QUI IL VIDEO SU YOUTUBE
https://youtu.be/0yzz485b90c
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