In queste ore trepidanti per la vita terrena del papa emerito Benedetto, ecco qui di seguito uno dei suoi scritti autografi decisivi per capirlo a fondo.
È tratto dalla lettera che
egli indirizzò ai vescovi della Chiesa cattolica il 10 marzo 2009, e dice quali sono state le “priorità” del suo
pontificato.
Benedetto XVI eletto Papa il 19 aprile 2005
“LA PRIORITÀ CHE STA AL DI
SOPRA DI TUTTE”
"Penso di aver evidenziato le priorità
del mio pontificato nei discorsi da me pronunciati al suo inizio. Ciò che ho
detto allora rimane in modo inalterato la mia linea direttiva. La prima priorità per il successore di
Pietro è stata fissata dal Signore nel cenacolo in modo inequivocabile: “Tu
conferma i tuoi fratelli” (Lc 22, 32). Pietro stesso ha formulato in modo
nuovo questa priorità nella sua prima Lettera: “Siate sempre pronti a
rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi” (1
Pt 3, 15).
Nel nostro tempo in cui in vaste zone
della terra la fede è nel pericolo di spegnersi come una fiamma che non trova
più nutrimento, la priorità che sta al
di sopra di tutte è di rendere Dio presente in questo mondo e di aprire agli
uomini l’accesso a Dio.
Non ad un qualsiasi dio, ma a quel Dio che ha parlato sul Sinai; a quel Dio il cui volto riconosciamo nell’amore spinto sino alla fine (cfr Gv 13, 1), in Gesù Cristo crocifisso e risorto.
Il vero problema in questo nostro momento
della storia è che Dio sparisce dall’orizzonte degli uomini e che con lo
spegnersi della luce proveniente da Dio l’umanità viene colta dalla mancanza di
orientamento, i cui effetti distruttivi ci si manifestano sempre di più."
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