BENEDETTO
XVI: DISCORSO AI VESCOVI CATTOLICI DEGLI STATI UNITI D’AMERICA (REGIONI IV-VI),
IN VISITA "AD
LIMINA APOSTOLORUM" Roma 19.01.2012
Congdon Ascensione |
(...) Da parte sua, la Chiesa negli
Stati Uniti è chiamata, in ogni tempo opportuno e non opportuno, a proclamare
il Vangelo che non solo propone verità morali immutabili, ma le propone proprio
come chiave per la felicità umana e la prosperità sociale (cfr. Gaudium et
spes, n. 10). Nella misura in cui alcune tendenze culturali attuali contengono
elementi che vogliono limitare la proclamazione di tali verità, o
racchiudendola entro i confini di una razionalità meramente scientifica o
sopprimendola nel nome del potere politico e del governo della maggioranza,
esse rappresentano una minaccia non solo per la fede cristiana, ma anche per
l'umanità stessa e per la verità più profonda sul nostro essere e sulla nostra
vocazione ultima, il nostro rapporto con Dio. Quando una cultura tenta di
sopprimere la dimensione del mistero ultimo e di chiudere le porte alla verità
trascendente, inevitabilmente s'impoverisce e diviene preda, come ha intuito
tanto chiaramente il compianto Papa Giovanni Paolo II, di una lettura
riduzionistica e totalitaristica della persona umana e della natura della
società.
Con
la sua lunga tradizione di rispetto del giusto rapporto tra fede e ragione, la
Chiesa ha un ruolo cruciale da svolgere nel contrastare le correnti culturali
che, sulla base di un individualismo estremo, cercano di promuovere concetti di
libertà separati dalla verità morale. La nostra tradizione non parla a partire
da una fede cieca, bensì da una prospettiva razionale che lega il nostro
impegno per costruire una società autenticamente giusta, umana e prospera alla
nostra certezza fondamentale che l'universo possiede una logica interna
accessibile alla ragione umana…..
La
testimonianza della Chiesa, dunque, è per sua natura pubblica: essa cerca di
convincere proponendo argomenti razionali nella pubblica piazza. La legittima
separazione tra Chiesa e Stato non può essere interpretata come se la Chiesa
dovesse tacere su certe questioni, né come se lo Stato potesse scegliere di non
coinvolgere, o essere coinvolto, dalla voce di credenti impegnati nel
determinare i valori che dovranno forgiare il futuro della nazione.
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