No ai matrimoni gay
Intervista a Samek Lodovici tratta da Libertà e Persona
Perché
opporsi ai matrimoni omosessuali?
Samek Lodovici: Quanto alle coppie omosessuali, è ovvio che esse non possono contribuire mediante la procreazione alla continuazione della società.
Si obbietta che potrebbero farlo adottando dei bambini. Ma, in realtà, dare dei bambini in adozione a queste coppie significa, quanto meno, privarli della figura materna/paterna, che non può essere surrogata da chi è uomo/donna.
Xavier Lacroix ha criticato efficacemente l’attendibilità di alcuni dati che vengono citati per sostenere che per un bambino essere adottato da omosessuali è indifferente.
Al contrario, i dati che finora abbiamo a disposizione mostrano che i bambini affidati a queste coppie hanno una probabilità molto più alta di soffrire di gravi disturbi psicologici, di avere un’autostima bassa, una maggiore propensione alla tossicodipendenza e ad autolesionarsi (cfr. Deevy, 1989, p. 34), per almeno i seguenti 5 motivi.
Samek Lodovici: Quanto alle coppie omosessuali, è ovvio che esse non possono contribuire mediante la procreazione alla continuazione della società.
Si obbietta che potrebbero farlo adottando dei bambini. Ma, in realtà, dare dei bambini in adozione a queste coppie significa, quanto meno, privarli della figura materna/paterna, che non può essere surrogata da chi è uomo/donna.
Xavier Lacroix ha criticato efficacemente l’attendibilità di alcuni dati che vengono citati per sostenere che per un bambino essere adottato da omosessuali è indifferente.
Al contrario, i dati che finora abbiamo a disposizione mostrano che i bambini affidati a queste coppie hanno una probabilità molto più alta di soffrire di gravi disturbi psicologici, di avere un’autostima bassa, una maggiore propensione alla tossicodipendenza e ad autolesionarsi (cfr. Deevy, 1989, p. 34), per almeno i seguenti 5 motivi.
1) La già
menzionata assenza della figura materna/paterna. E’ vero che ci sono casi della vita
in cui i bambini trovano le figure di riferimento femminile/maschile fuori
dalla coppia genitoriale; ma ciò è un rimedio che non si verifica sempre e che
non intacca l’inaccettabilità della privazione iniziale. Esistono situazioni
particolari (per es. in tempo di guerra) in cui alcuni bambini vengono allevati
da due donne; ma una situazione eccezionale dà adito a soluzioni eccezionali
che non possono essere la norma, né un bene.
2) La
brevità dei legami omosessuali, che si infrangono molto più frequentemente di quelli
delle coppie coniugate, con o senza figli. D. McWirther e A. Mattison, che sono
ricercatori gay (quindi non sospettabili di parzialità), hanno esaminato 156
coppie omosessuali: solo 7 di queste avevano avuto una relazione esclusiva, ma
comunque nessuna era durata più di 5 anni. Le relazioni omosessuali durano in
media un anno e mezzo i maschi gay hanno mediamente 8 partner in un anno fuori
dal rapporto principale (Xiridou, 2003). In un’ampia ricerca di un volume di
ben 506 pagine (si noti che questo volume è stato pubblicato dall’Istituto
Kinsey, che non è certo ostile all’omosessualità, anzi l’ha fortemente
promossa) di A.P. Bell e M.S. Weinberg (Homosexualities: A study of diversity
among men and women, Simon & Schuster, New York 1978) svolta su un campione
americano, si mostrava che su 574 uomini omosessuali solo l’1 % aveva avuto 3-4
partner, il 2 % 5-9, il 3 % 10-14, il 3% 15-24, l’8 % 25-49, il 9 % 50-99, il
15 % 100-249, il 17 % 250-499, il 15 % 500-999, il 28 % 1000 (mille) e più. Ed
un’indagine su 150 uomini omosessuali di età tra i 30 e i 40 anni ha mostrato
che già a quell’età il 65 % aveva avuto più di 100 (cento) partner sessuali
(cfr. Goode – Troiden, 1980). Ci sono rare coppie omosessuali che continuano a
coabitare per più anni, ma tra loro non c’è quasi mai esclusività nei rapporti.
3) Gli
omosessuali hanno probabilità molto superiori di avere una salute peggiore, di avere problemi psicologici
(cfr. Rothblum, 1990, p. 76; Welch, 2000, pp. 256-263), che si ripercuotono sui
bambini. Anche in Olanda, dove il clima culturale è molto tollerante verso
l’omosessualità, uno studio su 7.076 soggetti ha mostrato che i disturbi
psicologici degli omosessuali sono davvero numerosi (cfr. Sandfort, 2001, pp.
85-91). Forse è anche per questo motivo che nell’ambiente omosessuale la
percentuale di suicidi è superiore alla media. Infine, il tasso di violenza è
assai alto (Cameron, 1996, pp. 383-404).
4) I bambini
che vengono adottati hanno alle spalle già una storia di sofferenze e/o
violenza: così, alla
differenza tra i genitori naturali i genitori adottivi – che già di per sé
costituisce una difficoltà – si viene ad aggiungere il fatto che la coppia
dei secondi non è analoga alla coppia dei primi” (Lacroix, p. 56).
5) Ancora,
“è insito nel bambino un
bisogno di divisione dei ruoli, di sapere “chi fa che cosa” e “da chi mi
posso aspettare questo atteggiamento e da chi mi posso aspettare
quell’altro”" (Lobbia – Trasforini, p. 89).
Le
convivenze si sfasciano spesso, ma anche i matrimoni naufragano…
Samek Lodovici: Sappiamo e vediamo tutti che anche un matrimonio può naufragare. Però è certamente l’istituto giuridico che dà le maggiori garanzie di durata perché, mentre per il matrimonio la fragilità è una forma di patologia, per le altre unioni essa è la norma, visto che non si impegnano a restare unite e come si riscontra dai dati poc’anzi riportati. Abbiamo già citato dati americani: 3 bambini su 4 nati da coppie di fatto vedono il naufragio dell’unione dei loro genitori prima dei 16 anni di età.
Samek Lodovici: Sappiamo e vediamo tutti che anche un matrimonio può naufragare. Però è certamente l’istituto giuridico che dà le maggiori garanzie di durata perché, mentre per il matrimonio la fragilità è una forma di patologia, per le altre unioni essa è la norma, visto che non si impegnano a restare unite e come si riscontra dai dati poc’anzi riportati. Abbiamo già citato dati americani: 3 bambini su 4 nati da coppie di fatto vedono il naufragio dell’unione dei loro genitori prima dei 16 anni di età.
Ma quante
sono le coppie conviventi che naufragano rispetto a quelle coniugate?
In Gran
Bretagna il 75 % dei crolli delle coppie che hanno bambini piccoli riguarda
genitori non sposati (cfr. http://www.avvenireonline.it/Famigli…/20060112.htm).
Se dunque il matrimonio è come una casa costruita per abitarci per tutta la
vita e che può crollare, gli altri tipi di unione sono come delle case
costruite per stare in piedi solo per un certo periodo, dopo il quale crollano
quasi sempre.
Dunque lo
Stato dovrebbe proteggere il matrimonio monogamico per il bene dei bambini?
Samek Lodovici: Dunque, se ci mettiamo dalla parte dei bambini, vediamo che il matrimonio monogamico dà maggiore garanzie di stabilità, perché: a) il vincolo giuridico matrimoniale rafforza il legame; b) il diverso atteggiamento dei coniugi (che fanno un progetto di definitività) rafforza l’impegno; c) l’antropologia culturale dimostra che la ritualizzazione (per es. la cerimonia nuziale) di un impegno accresce la capacità di rispettarlo.
Inoltre lo Stato deve proteggere il matrimonio monogamico perché è l’istituto giuridico migliore per garantire la continuazione di una società.
Samek Lodovici: Dunque, se ci mettiamo dalla parte dei bambini, vediamo che il matrimonio monogamico dà maggiore garanzie di stabilità, perché: a) il vincolo giuridico matrimoniale rafforza il legame; b) il diverso atteggiamento dei coniugi (che fanno un progetto di definitività) rafforza l’impegno; c) l’antropologia culturale dimostra che la ritualizzazione (per es. la cerimonia nuziale) di un impegno accresce la capacità di rispettarlo.
Inoltre lo Stato deve proteggere il matrimonio monogamico perché è l’istituto giuridico migliore per garantire la continuazione di una società.
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