«Non temo Grillo,
sono io la novità per la Sicilia»
Rosario Crocetta, classe 1951, è
stato parecchie volte etichettato come “il primo”. Primo sindaco comunista
(Pdci) a Gela tra il 2002-’09, Primo politico siciliano dichiaratamente gay. Comunista, gay e cattolico.
da una recente intervista
(…)
Concertazione sociale e programmazione dal basso. Concretamente cosa
significano questi suoi pilastri del programma?
Molto semplice. L’autonomia siciliana ha dato alla Sicilia un potere immenso ma senza controlli. In un contesto del genere, per far funzionare l’autonomia senza trasformarla in fattore di corruzione, la Regione deve gestire sempre di meno. Questo non a favore dello Stato centrale, ma delle autonomie locali. La nuova regione dovrà fare più controlli ma anche più programmazione per le attività. E la programmazione voglio innovarla fortemente coinvolgendo gli enti locali, le parti sociali, imprenditori e associazioni sindacali, il mondo del volontariato. Così si tarano gli interventi regionali sulla base delle effettive esigenze delle città. Anche i fondi andranno gestiti in modo diverso: se una parte di essi dovranno per forza essere destinati a progetti sovracomunali, un’altra parte può essere decentrata e affidata direttamente all’iniziativa dei nostri comuni per farli rivivere.
Molto semplice. L’autonomia siciliana ha dato alla Sicilia un potere immenso ma senza controlli. In un contesto del genere, per far funzionare l’autonomia senza trasformarla in fattore di corruzione, la Regione deve gestire sempre di meno. Questo non a favore dello Stato centrale, ma delle autonomie locali. La nuova regione dovrà fare più controlli ma anche più programmazione per le attività. E la programmazione voglio innovarla fortemente coinvolgendo gli enti locali, le parti sociali, imprenditori e associazioni sindacali, il mondo del volontariato. Così si tarano gli interventi regionali sulla base delle effettive esigenze delle città. Anche i fondi andranno gestiti in modo diverso: se una parte di essi dovranno per forza essere destinati a progetti sovracomunali, un’altra parte può essere decentrata e affidata direttamente all’iniziativa dei nostri comuni per farli rivivere.
per un comunista questa è proprio una novità…..
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