QUARERE DEUM
"In base alla storia degli effetti del
monachesimo possiamo dire che, nel grande sconvolgimento culturale prodotto
dalla migrazione di popoli e dai nuovi ordini statali che stavano formandosi, i
monasteri erano i luoghi in cui sopravvivevano i tesori della vecchia cultura e
dove, in riferimento ad essi, veniva formata passo passo una nuova cultura.
Ma come avveniva questo? Quale era la motivazione
delle persone che in questi luoghi si riunivano? Che intenzioni avevano? Come
hanno vissuto?
Innanzitutto
e per prima cosa si deve dire, con molto realismo, che non era loro intenzione
di creare una cultura e nemmeno di conservare una cultura del passato.
La loro motivazione era molto più elementare.
Il loro obiettivo era: quaerere Deum, cercare
Dio.
Nella confusione dei tempi in cui niente sembrava
resistere, essi volevano fare la cosa essenziale: impegnarsi per trovare ciò
che vale e permane sempre, trovare la Vita stessa. Erano alla ricerca di Dio.
Dalle cose secondarie volevano passare a quelle essenziali, a ciò che, solo, è veramente importante e affidabile. Si dice che erano orientati in modo “escatologico”.
Dalle cose secondarie volevano passare a quelle essenziali, a ciò che, solo, è veramente importante e affidabile. Si dice che erano orientati in modo “escatologico”.
BENEDETTO XVI: College des Bernardins, Parigi, 12
settembre 2008
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