Franco Casadei
GIOTTO |
I Re Magi
Un messaggero
da chissà dove giunto:
dovete partire.
Dalle loro regge d’oro
odorose dei fiori dei giardini,
si mettono in cammino i re
- è ancora estate -
su superbi destrieri,
le spalle gravate di pensieri.
BARI BASILICA DI SAN NICOLA |
I servi non riescono a capire:
un viaggio di mesi,
sembra - da voci -
alla ricerca di un bambino sconosciuto.
La terra ardente, assetati gli animali
i tre re insonni
a fissare costellazioni e stelle
e quella strana luce.
JERONIMUS BOSCH |
Per terre straniere
marcia senza sosta il corteo reale,
gemono le bestie cieche di fatica
e poi l’inverno, la pioggia
a inzuppare piste e sentieri.
E i tre, la notte
accanto al fuoco immobili
come incatenati al cielo,
per adorare, infine, dentro una grotta,
un neonato in grembo a una ragazza,
in quella notte a nessuna uguale.
Una singolare impresa,
- a detta dei servi -
FILIPPINO LIPPI |
una follia…
Dopo i pastori,
i re e i sapienti
dalle terre più lontane
volevano vedere
per loro contava la verità
- non l’opinione -
e la verità si incontra,
non si può inventare.
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