ALFANO: FAMIGLIA VITA SUSSIDIARIETA'
PARTITO FEDERALE NUOVA EUROPA
LAVORO TASSE IMMIGRAZIONE
SIAMO DIVERSI DALLA SINISTRA IN PENSIERI PAROLE OPERE E OMISSIONI
UN DISCORSO A TUTTO CAMPO CHE SUSCITA GRANDI ASPETTATIVE
"Sento di dirvi grazie per la fiducia che avete avuto e per la
speranza che avete alimentato". Ricorda l'intervento alla stampa estera di
qualche settimana fa. "Ero solo, quel sabato, e in tre settimane guardate
cosa abbiamo messo in piedi. In venti giorni siamo già un movimento politico
che milioni di italiani sono pronti a votare, un popolo di liberali e moderati,
tutti coloro che non si rassegnano al declino". "Prima di compiere
questa scelta, il 23 novembre ci siamo ritrovati tutti insieme a prendere in mano
il nostro destino. Non credevo che saremmo stati così tanti". Ricorda i
numeri di Ncd: 90 consiglieri regionali, 60 parlamentari e 7 europarlamentari,
1.200 ammnistratori locali. "Insieme abbiamo fatto questa scommessa
insieme la vinceremo".
Cita il film "Ogni maledetta domenica", "l'idea che ciascuno di noi può essere
chiamato a una grande impresa aiutando chi gli sta accanto e sa che un giorno
chi gli sta accanto farà qualcosa per lui. Questa è una nuova squadra. Noi
vinceremo con il collettivo, con la forza del nostro cuore". "Ma chi
lo ha detto che la politica non ha bisogno del cuore? Quella spinta interiore
che ti fa dire 'sì, io voglio giocare la mia paritita' viene dal cuore. Il 23
ci siamo resi conto di avere una grande squadra con grandi giocatori".
"Oggi siamo in diecimila e in diecimila
salutiamo le cassandre e tutti quelli che pensavano che non ce l'avremmo fatta.
La chiave è la speranza nel futuro:
tanti non l'hanno più e noi dobbiamo resistuirla". Parla del logo del
partito: "Giochiamo in blu, saremo quelli con la maglia blu. La nostra
squadra punta allo scudetto". "Il blu è la forza, la forza serena e
tranquilla di chi ha le idee chiare e un equilibrio interiore. Il blu è il
colore dei sogni di Mirò, il colore pastello che tanti hanno usato per raccontare
il nostro cielo e il nostro mare. Cielo e mare che portiamo nei nostri cuori
come la forza di un Paese bellissimo e che vuole tornare ad essere
grande". "Il simbolo: la forma
del quadrato. Che evoca giustizia, dove nessuno è escluso. Anche
metaforicamente dimostreremo che sapremo fare quadrato". Ncd,
"N", "non è un colorante, "ma il nostro desiderio di
innovare". "C", "l'Italia ha conosciuto tanti centri o
centrini che spesso non si capiva dov'erano", ma la "D" è
"la freccia segnaletica, perché noi guardiamo verso destra. "Ecco
l'insieme: la squadra, la nostra maglia
blu, la nostra direzione di marcia.
"Non ci si muove in così tanti come è accaduto oggi solo per una
ambizione personale, ma per l'amore. Amore di cosa? Uso una parola antica e
nobile: amore della Patria. Siamo patrioti, repubblicani, solidali. Crediamo
nell'Italia e nel tricolore. I paesi sono tanti, la Patria è una. E la nostra Patria è
grande perché dobbiamo ricordare l'origine di questa parola: la terra dei
nostri padri. Quando ricordiamo a noi stessi il dovere della speranza dobbiamo
sempre tenere a mente che questa terra che calpestiamo è quella che i nostri
padri hanno coltivato e i nostri nonni hanno saputo migliorare".
"Alla fine della Guerra il nostro Paese era in macerie, pensate allo
sforzo che fecero i nostri progenitori nel tirare fuori l'Italia dalla
devastazione". Ringrazia il Nord Est, grande esempio della Ricostruzione.
Il miracolo fatto dalla piccola e media impresa italiana. "Così la nostra
Patria è diventata con il boom la sesta potenza industriale".
"L'Italia ha avuto fede nella rinascita e nella ricostruzione, l'Italia ci
ha creduto". "Oggi c'è una guerra finanziaria, che sta devastando la
economia globale, e che stasera ci porta a dire: hai creduto nella politica,
stai lavorando per il Paese ma quale sarà il Paese che lascerai ai tuoi
figli?". Ministri e consiglieri comunali devono tenere nel proprio cuore
questa domanda.
Alfano torna con la memoria al suo battesimo in politica. La sua
candidatura a rappresentante di istituto negli anni Ottanta, il desiderio di
battersi insieme e rispettando le istituzioni. "Se qualcuno allora ti
avesse detto che avresti fondato un movimento politico ci avresti creduto? Non
ci avrei creduto. Ma credo allora come oggi che in ogni momento della tua vita
devi guardare nel tuo cuore e fare ciò che il cuore ti suggerisce come la
scelta giusta". Applauso quando cita Silvio Berlusconi. La scelta del '94:
"Noi in questi venti anni non abbiamo sbagliato programma, non abbiamo
sbagliato ideali, speranza, persona. Rivendichiamo la storia di questi anni, la
scelta del bipolarimo, la scelta di una destra liberale". "Oggi,
comune per comune, non siamo qui a farvi iscrivere o a farvi firmare una
tessera, ma a chiedervi di fondare il più grande movimento del centrodestra
italiano. Siete i fondatori di una nuova
forza politica. Sappiate incarnare in questo tempo nuovo i nostri valori".
"Crediamo nella vita che è tale fin dal suo concepimento. La vita qualcuno
la dà, qualcuno la toglie e quel qualcuno crediamo che non debba essere il
parlamento.
Crediamo nella persona, perché sappiamo che ogni persona viene prima dello
Stato. Ognuno di noi ha diritti che gli derivano dalla natura e che precedono
quelli dello Stato.
Crediamo nella famiglia, composta da un uomo e da una donna che si sposano
e vogliono fare figli. Abbiamo grandissimo rispetto per l'affettività di
chiunque e se ci sarà da intervenire per regolare dal punto di vista civile i
rapporti tra le persone noi siamo disponibili a farlo, ma la famiglia per noi è
uomo, donna, bambino".
Crediamo nella comunità, nella capacità della
società di organizzarsi e dare il meglio di sé quando lo Stato fa un passo
indietro e i nostri campanili fanno un passo avanti.
Sussidiarietà è il nome più bello per
definire la libertà". "La fiducia è il grande patrimonio immateriale che esalta le
nostre comunità, che non si può calcolare nel Pil e che può far ripartire il
Paese".
L'Occidente, spiega Alfano, è in crisi.
"Una crisi che è stata provocata da tre idolatrie:
quella dello Stato che vale più della
persona,
quella del mercato che rinuncia alla
idea di una economia sociale di mercato,
quella della moneta, che ha fatto dire
agli europei che era sufficiente una moneta per costruire un popolo. Il nostro
movimento non avrà nessuna di queste idolatire. Crediamo invece nella forza
della comunità".
Il percorso.
"Abbiamo scelto di non aderire
a Forza Italia perché abbiamo detto no agli estremismi. Non volevamo far
precipitare il nostro Paese nel buio. Se la sinistra rappresentata nel Governo
avrà la forza di stipulare con noi un contratto noi sapremo realizzare le
riforme e nel 2015 vinceremo le elezioni.
Cosa vogliamo realizzare: superare il
bicameralismo,
una grande riforma della legge elettorale che restituisca agli
elettori il diritto di scegliersi chi li rappresenta,
e se ha funzionato il modello del sindaco d'Italia siamo pronti anche a
ragionare su questo.
Le tre grandi oppressioni, giudiziaria,
fiscale, burocratica, vanno combattute
e nel nostro programma e nel nostro contratto aggiungiamo la priorità del lavoro. Una emergenza che non riguarda solo il Sud".
"Vogliamo fare un taglio secco della spesa pubblica improduttiva e usarlo per abbassare le tasse sul
lavoro, affinché le imprese assumano i nostri giovani. Vogliamo smantellare il
sistema di regole stupide che è stato costruito, come il patto di stabilità dei
comuni. I costi standard dovranno essere applicati su tutta la PA, su acquisti,
appalti, affitti. Serve una profonda rivoluzione dello Stato che deve spazzare
via ciò che non ha funzionato, come la Conferenza dei servizi diventata il
luogo della complicazione". "Siamo per attribuire alle professioni
italiane anche funzioni pubbliche". "Per riprendere fiato e velocità
la burocrazia deve fare un passo indietro e la società civile deve fare un
passo avanti".
"La vera rivoluzione liberale è
nel mercato del lavoro, bisogna semplificare
le regole per le assunzioni e delegare a imprenditori e lavoratori le forme di
contratto di lavoro. Lunedì capiremo se il nuovo segretario del Pd era su
Scherzi a parte o faceva sul serio. E se farà sul serio noi gliene daremo atto
perché si sarà dimostrato che non sarà
più la Cgil a dominare il mercato del lavoro nel nostro Paese".
"La riforma del mercato del lavoro deve essere rivoluzionaria, deve
restituire il soffio etico della comunità d'impresa". "Vedremo se la
sinistra italiana metterà facce nuove e pensiero nuovo, se sarà così in 12 mesi
cambieremo il mercato del lavoro e dell'Italia".
Le tasse. "Dobbiamo eliminare le
agevolazioni inutili per togliere l'Irap, l'imposta rapina
messa dalla sinistra". Ricorda i risultati del governo, le detrazioni con
gli ecobonus, la riduzione delle tasse sulla casa, la riforma di Equitalia.
"Crediamo nell'Europa ma non che
sia immodificabile.
L'Europa così com'è deve essere profondamente cambiata".
Quattro funzioni: la spada, difesa
comune; la moneta; la feluca, gli ambasciatori europei; la frontiera. "Uno dei nostri
grandi risultati è aver ottenuto che il Mediteranneo diventasse la
frontiera dell'Europa". Queste quattro funzioni sono proprie della Europa
e il resto deve restare nelle mani degli Stati nazionali.
Sulla immigrazione. "Non possiamo
accogliere tutti, perché abbiamo una enorme difficoltà per i nostri giovani ed
è difficile dargli un futuro quando milioni sono pronti ad attraversare il
Mediterraneo". "Sulla immigrazione occorre rispettare le leggi
italiane da parte di chi entra in Italia".
E infine la giustizia e la legalità. "Siamo per una
riforma che aggiusti qualcosa che ho avviato da ministro: siamo l'unico Paese
dove rischi di finire in carcere senza un processo, senza una condanna, e poi
essere assolto. Lo dico a Renzi: se la sua indignazione per l'ingiusto arresto
di Silvio Scaglia non è durata il volgere di una giornata, dalla prossima
settimana riformiamo il sistema della custodia cautelare". E poi, lavoro
nelle carceri e condizioni migliori di vita ma "costruiamone di nuove per
chi deve scontare la pena".
"Adesso cominceremo a costituirci
in circoli territoriali, ma occhio a ndranghesti, mafiosi e camorristi, questo
non è un movimento per loro. Ogni voto lo useremo contro di loro, per liberare
il Sud". "La nostra generazione è cresciuta con il mito di Falcone,
Borsellino, con il mito di Livatino, questa sarà la nostra grande forza".
"Immagino il nostro movimento come un luogo dove vince chi ha più
bravo, chi ha più voti e ha più consenso". "Chi tiene aperto
l'ufficio del partito nel fine settimana".
"Il nostro modello sarà federalista
non centralista". "Saremo il
partito della partecipazione digitale, la vostra sede principale sarà il vostro
smartphone, il vostro telefonino". "La partecipazione sarà la identità fondativa del nuovo centrodestra".
"Ci rivolgiamo a te, che sei un professionista, e vedi la sinistra che
dice che le professioni devono essere smantellate. Ci rivolgiamo a te,
imprenditore, che sai come rinunciare anche a una parte del tuo utile per non
licenziare. Ci rivolgiamo a te, commerciante, che chiudi la saracinesce e noi
sai se potrai riaprirla". Agli uomini dello stato in divisa, alle forze
dell'ordine e soldati italiani. Ai volontari italiani, a chi fa solidarietà
ogni giorno. Alle madri italiane, che vogliono essere madri senza rinunciare a
fare carriera. Ai fidanzati che vogliono mettere su famiglia. "Contribuite insieme a noi a fondare
il nuovo grande Centrodestra italiano".
Alfano conclude il suo discorso in un tripudio, uscendo nello spiazzo degli
Studios, dove attendono altre cinquemila persone, annuncia: "I nostri
candidati li sceglieremo con le Primarie".
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