“Nella politica, come
in tutte le sfere dell’attività umana, occorre il tempo, la pazienza, l’attesa
del sole e della pioggia, il lungo preparare, il persistente lavorio, per poi,
infine, arrivare a raccoglierne i frutti.” Don Sturzo
ll clima di generale incertezza e sfiducia colpisce innanzitutto
il sistema dei partiti e la rappresentanza politica nel suo insieme, colpevole
– nella migliore delle ipotesi – di non aver saputo far fronte alla grave
situazione di crisi o, peggio, di esserne la causa.
Nessuno è immune da
questo punto di vista.
Ciò favorisce naturalmente le formazioni che si richiamano “fuori”
dal sistema, quelle che cavalcano i sentimenti dell’antipolitica o
radicalizzano posizioni estreme.
L’impegno
in politica oggi ha senso solo se è
orientato alla costruzione del bene comune.
Dunque, perché la disaffezione non vinca anche sulla
nostra storia e la nostra tradizione, voglio, insieme a tanti amici, ricreare
attraverso il Pdl quel
legame – che tanti stanno contribuendo a logorare – tra popolo e politica.
La degenerazione del sistema partitico che ha caratterizzato la
nostra vita democratica, con lo strascico di clientelismo che ben sappiamo, è
figlia di una concezione centralista e statalista del potere politico che ha
radice nella sinistra di Bersani e Vendola.
La tradizione dei partiti
popolari europei da sempre si erge contro questa concezione, affermando il primato della società e delle iniziative
sorte dal basso sullo Stato e sull'apparato pubblico.
L’Italia ha
bisogno di tornare a crescere dopo un anno di governo tecnico che non ha
rispettato la promessa di riduzione del debito pubblico, pur aumentando le
tasse dirette ed indirette in modo insopportabile, colpendo le persone più
deboli, il sistema della imprese e il terzo settore.
L’Emilia
Romagna e Bologna hanno bisogno di rialzarsi dalla mediocrità nella quale sono
scivolate.
Per farlo occorre ripartire da chi è impegnato
seriamente a vivere, da chi non smette di desiderare e di costruire per il bene
di tutti, particolarmente
oggi davanti alle tre emergenze che ci attendono: emergenza etica, emergenza
economica, emergenza istituzionale.
Credo
che questa competizione elettorale sia l’occasione per tornare a proporre credibilmente il programma di
riforme liberali e l'affermazione del principio di sussidiarietà che fanno parte
del dna del PDL e per portare avanti in Parlamento la difesa del primato della vita, della famiglia e della libertà sullo
Stato, che è tale per diritto naturale e non per graziosa concessione di
chi detiene il potere. Non mancherà il mio impegno per affermare il valore
insostituibile della libera iniziativa
economica e per difendere la libertà
dei genitori di scegliere il tipo di educazione per i propri figli.
Questi sono i contenuti che qualificano la mia
presenza nella lista del PDL per la Camera dei Deputati.
Per Passione e non per Mestiere: Ti chiedo di
condividere e di sostenere la mia candidatura votando per il PDL sulla scheda
elettorale.
Un abbraccio,
Paolo Foschini
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