UDIENZA GENERALE DEL 27 FEBBRAIO
Il
“sempre” è anche un “per sempre” - non c’è più un ritornare nel privato. La mia
decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo.
Non
ritorno alla vita privata, a una vita di viaggi, incontri, ricevimenti,
conferenze eccetera.
Non
abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso. Non
porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel servizio
della preghiera resto, per così dire, nel recinto di san Pietro. San Benedetto,
il cui nome porto da Papa, mi sarà di grande esempio in questo. Egli ci ha
mostrato la via per una vita, che, attiva o passiva, appartiene totalmente
all’opera di Dio.
Cari
amici! Dio guida la sua Chiesa, la sorregge sempre anche e soprattutto nei
momenti difficili. Non perdiamo mai questa visione di fede, che è l’unica vera
visione del cammino della Chiesa e del mondo. Nel nostro cuore, nel cuore di
ciascuno di voi, ci sia sempre la gioiosa certezza che il Signore ci è accanto,
non ci abbandona, ci è vicino e ci avvolge con il suo amore. Grazie!
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