sabato 23 febbraio 2013

UN'AVVENTURA ESALTANTE

UNA LETTERA DALLA CAMPAGNA ELETTORALE
 
 
Carissimi amici, 

Siamo alla corsa finale. Tra pochi giorni si vota. E possiamo sin d'ora dirvi che, nonostante tutte le ipocrisie e gli scontri inaccettabili che vediamo ogni giorno, per noi è stata - grazie anche a voi - un'avventura esaltante.
E' stata un'immersione tra la gente e nella concretezza dei problemi reali, nonostante un sistema elettorale che porta a tutt'altro, al solo scontro mediatico, ignorando fuori dalla campagna elettorale il contatto costante con persone e realtà sociali. 
Il poco tempo rimasto da qui al voto costringe a saltare passaggi e ad andare al nocciolo della posta in gioco. Gli ultimi sondaggi danno al Pdl una rimonta inaspettata e anche il traguardo di far entrare in Parlamento Paolo Foschini, qui dall'Emilia-Romagna, non è poi così lontano come si poteva all'inizio pensare. Serve un ultimo sforzo, da Piacenza a Riccione, votando il Pdl sulla scheda della Camera Deputati.

Evidentemente c'è, nel popolo, chi ritiene, e non sono pochi, che debba esserci comunque un argine al rischio di un ritorno drammatico di statalismo e autoritarismo, che è ciò che abbiamo visto nell'ultimo anno e mezzo. E lo statalismo, interpretato programmaticamente da alcuni soggetti politici, è il male, non la cura, di questo Paese.
Se questa è la posta in gioco - e noi riteniamo che sia esattamente questa -  non va disperso il voto, va concentrato su un soggetto politico che, pur con tutti i suoi limiti, rappresenti più di altri, anche se fosse per approssimazione, questo messaggio: no allo statalismo, no all'erosione dei valori fondanti della nostra società, sì alla sussidiarietà, sì alla famiglia  e alla libertà scolastica che sono le leve con le quali guarire la crisi antropologica ed educativa nella quale siamo immersi.
Servono uomini e donne che non perdano speranze e sappiano creare lavoro, solidarietà, educazione e fare figli. Un voto che si disperda su realtà minoritarie, ancorché idealmente accettabili, che non possono però raggiungere nemmeno l'obiettivo di una presenza parlamentare, fallisce il suo stesso intento di dire qualcosa alla società e alla politica. Nel Pdl ci sono invece voci, non minoritarie, che parlano esattamente la nostra stessa lingua, quella di Paolo, che credo sia anche la vostra. Ed è un linguaggio di libertà, di priorità della vita e della persona, di priorità della società civile.
Buon voto.
In amicizia,

Valentina Castaldini
Consigliere comunale Bologna

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