Carissimi
amici,
Siamo
alla corsa finale. Tra pochi giorni si vota. E possiamo sin d'ora dirvi
che, nonostante tutte le ipocrisie e gli scontri inaccettabili che vediamo
ogni giorno, per noi è stata - grazie anche a voi -
un'avventura esaltante.
E' stata un'immersione tra la gente e nella
concretezza dei problemi reali, nonostante un sistema elettorale che porta
a tutt'altro, al solo scontro mediatico, ignorando fuori dalla campagna
elettorale il contatto costante con persone e realtà sociali.
Il
poco tempo rimasto da qui al voto costringe a saltare passaggi e ad andare
al nocciolo della posta in gioco. Gli ultimi sondaggi danno al Pdl una
rimonta inaspettata e anche il traguardo di far entrare in Parlamento
Paolo Foschini, qui dall'Emilia-Romagna, non è poi così lontano come si
poteva all'inizio pensare. Serve un ultimo sforzo, da Piacenza a Riccione,
votando il Pdl sulla scheda della Camera Deputati.
Evidentemente c'è, nel popolo, chi ritiene, e non sono pochi, che debba esserci comunque un argine al rischio di un ritorno drammatico di statalismo e autoritarismo, che è ciò che abbiamo visto nell'ultimo anno e mezzo. E lo statalismo, interpretato programmaticamente da alcuni soggetti politici, è il male, non la cura, di questo Paese.
Se questa è la posta in
gioco - e noi riteniamo che sia esattamente questa - non va disperso il
voto, va concentrato su un soggetto politico che, pur con tutti i suoi
limiti, rappresenti più di altri, anche se fosse per approssimazione,
questo messaggio: no allo statalismo, no all'erosione dei valori fondanti
della nostra società, sì alla sussidiarietà, sì alla famiglia e alla
libertà scolastica che sono le leve con le quali guarire la crisi
antropologica ed educativa nella quale siamo immersi.
Servono uomini e
donne che non perdano speranze e sappiano creare lavoro, solidarietà,
educazione e fare figli. Un voto che si disperda su realtà minoritarie, ancorché idealmente accettabili, che non possono però
raggiungere nemmeno l'obiettivo di una presenza parlamentare, fallisce il
suo stesso intento di dire qualcosa alla società e alla politica. Nel Pdl
ci sono invece voci, non minoritarie, che parlano esattamente la nostra
stessa lingua, quella di Paolo, che credo sia anche la vostra. Ed è un
linguaggio di libertà, di priorità della vita e della persona, di priorità
della società civile.
Buon voto.
Buon voto.
In
amicizia,
Valentina Castaldini
Consigliere comunale Bologna
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