INTERPRETARE
LA STORIA NONOSTANTE IL TRADIMENTO DEI CHIERICI
(con una
nota finale)
Il “tradimento
dei chierici” , così si chiamava un libro di J. Benda. Ora con tale termine si
indica l’allontanamento delle elites clericali e intellettuali dalla vita reale
delle persone.
È quanto sta accadendo anche ora con clero, intellettuali ed
elites schierate allo stesso modo (il clero con i forcaioli di ieri,
intellettuali marxisti di sinistra fucsia e Prodi con i leader della Compagnia
delle opere che diceva di essere ispirata a Don Giussani, i Saviano campioni
della legalità – ma condannati per plagio – con i banchieri).
E la questione non è ovviamente Matteo Salvini o una crisi
di governo, ma , come mostrò Oriana Fallaci, LA CAPACITA’ DI INTERPRETARE LA
STORIA.
E di interpretarla non solo a partire dai propri interessi
ma dalla lettura dei fenomeni del mondo e delle sofferenze delle persone. Oggi troppi
luogo comunisti, troppi buoni all’ultimo miglio, troppe finte verginelle scandalizzate
in giro! Poco coraggio di guardare in faccia i veri teatri del potere. Non mi
interessa la politica,ma la lettura del mondo e navigarlo, come pirata se
occorre, ma sempre come un signore…
DAVIDE RONDONI
NOTA BENE
In un articolo del 22 agosto del Corriere Bologna, come
editoriale, si leggeva un intervento tipo richiesta di “liste di prescrizione democratica”
di cui riportiamo la parte finale
“I temi in programma nei dibattiti del Meeting e i relatori
chiamati a confrontarsi lasciano sperare che da Rimini
possano
uscire indicazioni per rilanciare una nuova speranza verso un futuro di
pacifica convivenza.
Di questo segnale
hanno urgente necessità non solo i cattolici ma tutte le persone che vogliono dare
testimonianza e
impegno
nella convinzione che è possibile costruire uno sviluppo possibile e sostenibile a
livello locale e globale.
In
questa direzione vanno le parole del presidente della Cei Gualtiero Bassetti,
che giustamente ha richiamato la
grandezza
dell’umano,
quella capace di dialogo con l’altro e di accoglienza degli ultimi. Peccato che le parole
dell’arcivescovo Bassetti siano contraddette all’interno di Cl da qualche
intellettuale che giustifica l’uso
strumentale dei simboli religiosi. E sostiene, come fa
il poeta Davide Rondoni, che «tanti ciellini hanno votato Lega e la rivoteranno». Se la voce di questo
poeta è fuori dallo spirito di
Cl, va detto chiaramente nelle conclusioni del Meeting , in modo da indicare
senza ambiguità una via di luce per uscire dal tunnel della crisi .
Giovanni De Plato
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