L'APOCALISSE Abbazia di San Pietro a Moissac (Francia, Midi Pirenei) romanico gotico cluniacense XI secolo |
Condannando senza appello il sovranismo e accostandolo alla guerra
e al nazismo, Papa Bergoglio ha fatto nell’agitato clima d’agosto una
dichiarazione di guerra mondiale nel nome della pace e dei migranti. Non ha
solo scomunicato Salvini e benedetto la santa alleanza tra grillini e pd, come
molti hanno sottolineato, ma ha colpito tutti i sovranisti del mondo, da Trump
a Putin, dal nazionalista indiano Modi al cattolico Orban e al brasiliano
Bolsonaro che guida il paese cattolico più popoloso al mondo. Non ricordo
un’accusa politica così radicale ed esplicita da parte di un Papa, almeno negli
ultimi settant’anni con un paragone così infamante col nazismo e la guerra.
(…) I catto-bergogliani sono insorti con
livore e disprezzo (ma sempre in nome della carità) contro chi muove obiezioni
al Papa, accusandoli d’insolenza. E’ ridicolo che questi cattolici progressisti
ricorrano al dogma dell’infallibilità del papa e si trincerino dietro quel
principio di autorità che hanno calpestato fino a ieri, diciamo fino a che era
Papa Ratzinger.
Il problema è
opposto: non è chi critica le dichiarazioni politiche di Bergoglio a mettersi
al di sopra del Papa, ma è Bergoglio a scendere al di sotto del suo ruolo di
Papa, fino a usare strumenti della propaganda politico-mediatica di sinistra
che accusa di nazismo chiunque non la pensi come loro.
(…) In un mondo dominato dall’ateismo e minacciato dall’islamismo,
Bergoglio addita come nemico principale il sovranismo e come suo gesto di
massimo sfregio l’esibizione del rosario. Intanto la civiltà cristiana e la
fede cristiana vengono cancellate dalla vita pubblica e privata, le chiese, i
fedeli e le vocazioni sono in caduta libera, il senso religioso sparisce
nell’orizzonte della gente; ma quel che conta è la mobilitazione umanitaria
pro-migranti e resistenza contro un presunto pericolo nazista. E intanto i
cattolici praticanti in Europa, una volta esclusi i sovranisti, si riducono
all’otto per mille della popolazione…
tratto da un articolo di MARCELLO
VENEZIANI
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