“Negli anni recenti abbiamo assistito
all’approvazione sociale e legale di ogni tipo di relazione sessuale che una
volta era considerata “peccaminosa”. Dal momento che la visione biblica di ciò
che significa l’umano ci dice che non ogni tipo di amore o amicizia può essere
espresso in una relazione sessuale, l’insegnamento della Chiesa su questi temi
è visto come una prova di intolleranza nei confronti di ciò che la legislazione
tutela e perfino impone. Quello che una volta era una questione di “vivi e
lascia vivere”, oggi è diventata una richiesta di approvazione. La classe
dirigente – chi plasma l’opinione pubblica in politica, nella scuola, nel mondo
della comunicazione, nell’intrattenimento – sta usando la legge per imporre la
sua forma di moralità a ognuno […]
Nuotare controcorrente significa oggi limitarsi l’accesso a posizioni di
prestigio e di potere nella società. Significa che coloro che sceglieranno di
vivere secondo la fede cattolica non saranno candidati a ruoli politici di
livello nazionale, non saranno ai vertici dei maggiori quotidiani, non saranno
di casa nelle maggiori università, non avranno carriere di successo come attori
e uomini di show. Nemmeno i loro figli, che saranno visti con sospetto. Dal
momento che tutte le istituzioni pubbliche, non importa chi ne sarà a capo,
saranno agenti governativi e conformi alla richieste della religione ufficiale,
lavorare come medici o in ambito legale diventerà più difficile per i cattolici
fedeli. In alcuni Stati significa già che chi ha delle attività deve piegarsi a
questa sorta di religione o venire sanzionato, così come i cristiani o gli
ebrei sono sanzionati per la loro religione nei Paesi in cui vige la legge
islamica, la sharia.”
Cardinale
Francis George
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