Silvio Berlusconi
e la giustizia per tutti
e la giustizia per tutti
di Arturo Diaconale
12 marzo 2015
Non c’è proprio nulla da gioire nel rilevare che l’assoluzione definitiva
di Silvio Berlusconi conferma l’esistenza di “un giudice a Berlino”
fortunatamente presente nella Corte di Cassazione. Chi manifesta soddisfazione
per la dimostrazione di come il sistema giudiziario italiano sappia e possa
liberarsi dai pregiudizi ed assicurare comunque la giustizia, compie un errore
clamoroso.
Berlusconi è riuscito a trovare un giudice a Berlino solo perché è
Berlusconi, cioè un personaggio con una capacità di resistenza caratteriale e
finanziaria eccezionale. Nessuna persona normale avrebbe resistito al calvario
subito dal Cavaliere prima di trovare il suo giudice a Berlino.
L’assoluzione di Berlusconi, quindi, non
esalta il sistema giudiziario italiano ma mette in mostra la sua colpa più
grave. Quella di non essere del popolo e per il popolo, ma, al contrario, di
essere di casta e capace di produrre una giustizia sempre e comunque
penalizzante per il comune cittadino.
Con la conferma della sentenza della Corte di Appello di Milano la
Cassazione ha di fatto dimostrato che l’inchiesta ed il processo di primo grado
sulla vicenda Ruby sono stati parti della persecuzione mediatico-giudiziaria
condotta da alcuni settori del mondo dell’informazione e della magistratura ai
danni del leader di Forza Italia.
Ma la persecuzione mediatico-giudiziaria è
un fenomeno che si è verificato solo ai danni del Cavaliere o la vicenda di
Berlusconi è la punta di un iceberg che colpisce indiscriminatamente qualsiasi
cittadino abbia la sventura di finire nel tritacarne di un sistema giudiziario
sbagliato?
La risposta è nell’esperienza comune di tutti i normali componenti della
società italiana. Di qui la necessità di trarre spunto dal caso Berlusconi,
cioè da un caso che entrerà nei libri di storia per ricordare l’iniquità del sistema giudiziario italiano a cavallo tra il
ventesimo ed il ventunesimo secolo, per rilanciare la battaglia per una
giustizia giusta.
Una giustizia per tutti e non solo per persone eccezionali.
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