DI ASSUNTINA MORRESI
24 Febbraio 2016
Chi ha vinto e chi ha perso nella legge sulle unioni civili del governo
Renzi?
Per capirlo basta leggere i commenti.
Il più sintetico, un tweet della senatrice del Pd
Laura Cantini, che in pochi caratteri spiega bene:
"L'emendamento del governo salva i punti salienti del ddl Cirinnà.
Domani una legge storica, poi al lavoro per riformare le adozioni".
E il senatore del pd Sergio Lo Giudice (quello che
vuole adottare il figlio biologico del compagno, avuto con regolare contratto
di affitto di utero), conferma: "Ho visto la bozza del
maxi emendamento e, a parte lo stralcio delle adozioni, il resto del ddl resta
uguale. Mi sembra che il testo possa andare".
Da parte sua, Maurizio Sacconi,
coerentemente con le sue battaglie su questi temi (anche se, a differenza di
Giovanardi, Quagliariello e Roccella non è uscito da Ncd), ha dichiarato che
non voterà la fiducia, e spiega perchè:
"Non voterò la fiducia
per ragioni di metodo e ancor più di sostanza. Essa mi appare uno strumento
politicamente improprio per una materia che investe principi fondamentali
rispetto ai quali ciascuno deve obbedire solo alla propria coscienza. E la mia
coscienza laica mi impone di difendere
l'antropologia naturale rispetto ad una deriva nella giurisprudenza e nei
comportamenti sociali in aperto conflitto con sentimenti profondi della
nazione. Resto, come i più, favorevole a regolare tutte le convivenze e
contrario a innovare la procreazione e la genitorialità.
Nel testo sono ampie le sovrapposizioni tra unioni e matrimoni così da
costituire le premesse per una giurisprudenza costante in favore delle adozioni
omosessuali. Le sovrapposizioni riguardano: il rito
con i testimoni e la lettura degli stessi articoli del codice civile, il
cognome unico, il comune indirizzo familiare e sottolineo familiare, la
presunzione di comunione dei beni, la quota di legittima nell'eredità, la
pensione di reversibilità negata peraltro alle stabili convivenze eterosessuali
con figli, le cause di impedimento. E se miagola come un gatto non può che
essere un gatto".
E infatti il maxiemendamento miagola che è un piacere.
Più dettagliatamente, nell'agenzia riportata di seguito c'è la descrizione
delle trattative, molto illuminanti. Ap (NCD+UDC) ottiene l’eliminazione
della stepchild adoption e l’obbligo di fedeltà (e su quest’ultima ci
risparmiamo le battute, ma solo per ora, possiamo però dare sfogo alla
fantasia, e chiederci, nel frattempo, ma che caspita di vittoria sarebbe,
quella di eliminare l’obbligo di fedeltà? Qualcuno lo aveva chiesto?) ma perde
su tutto il resto:
Sono serviti diversi vertici, riunioni e
contro-riunioni per raggiungere la quadra. Al termine di una lunga giornata di
trattative, con momenti anche di forte tensione, Pd e Area popolare siglano
l'intesa e mettono nero su bianco, nel maxiemendamento del governo, l'accordo
raggiunto per approvare con i voti della maggioranza la legge sulle Unioni
civili. Dal testo spariscono le adozioni e viene eliminato l'obbligo di fedeltà
per i partner dell'unione civile. Due punti fortemente voluti da Area popolare.
Ma il Pd resiste sulle altre richieste (tra cui un ammorbidimento dei
diritti successori), prima fra tutte quella di limitare, con una norma ad hoc,
il campo d'azione dei giudici ordinari, per evitare che la stepchild adoption
venga di fatto riconosciuta dalla magistratura.
A mantenere la linea sono il ministro
Boschi e il collega Orlando, che non cedono di un millimetro. Alla fine, Ap
incassa due vittorie (stop adozioni e fedeltà), ma deve cedere sul resto:
nel testo del maxiemendamento
- resta
la separazione lampo,
- resta
la possibilità di aggiungere al proprio il cognome del partner,
- resta
il mantenimento.
- Spariscono,
come già prevedevano gli emendamenti Lumia per evitare i rischi di
incostituzionalità, tutti i riferimenti agli articoli del codice civile
sul matrimonio.
- Si
rimanda, invece, agli articoli 2 e 3 della Costituzione.
Esulta il premier Matteo Renzi:
"L'accordo è un fatto storico", scrive su twitter. Anche Alfano si
intesta la vittoria: "Oggi vince il buon senso". Ma al di la' delle
dichiarazioni ufficiali, e' palpabile la soddisfazione del governo (area Pd)
per essere riusciti ad uscire dalla palude in cui rischiavano di impantanarsi
per mesi le Unioni Civili. Soddisfazione pari a quella dei centristi, che
sbandierano la loro "vittoria su tutta la linea", non solo per aver
eliminato le adozioni, ma anche per aver riportato l'intesa nell'alveo della
maggioranza di governo. Il capogruppo Pd Zanda ricorda che le adozioni saranno
inserite in una legge ad hoc, che "avrà corsia preferenziale e sarà
approvata entro la legislatura". Tacciono, almeno pubblicamente, i
cattodem, ma i loro volti non nascondono la soddisfazione. Parlano, invece, i
Giovani turchi, secondo i quali "sono state rigorosamente mantenute le
condizioni da noi poste".
Commento riassuntivo
su l’Occidentale, che significativamente titola: Unioni civili:
Ncd balla sulla testa del Family Day
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