PIERRE-MARIE DUMONT
tratto da MAGNIFICAT 2/2018
Ecco la Cattedrale di Notre-Dame di Chartres, così cara al cuore di Charles Péguy, "con la sua
gugliaperfetta che non vacilla mai".
Come l'arca di Noè, sopravvissuta
all'alluvione sotto l'arco dell'arcobaleno, emerge da "l'ampia distesa delle onde profonde e le onde del grano".
La cattedrale qui è una figura della
Chiesa scossa dalle maree del mondo. Ospita nel suo seno la grande
moltitudine di coloro che saranno salvati per sempre dalle inondazioni del
peccato e dall'abisso della morte.
In una sorta di Trasfigurazione
inversa, in alto nel cielo, separando la luce dalle tenebre, appare un
arcobaleno: qui il divino manifesta la sua umanità come un segno della nuova ed
eterna alleanza.
L'arcobaleno è composto da sei colori: i tre colori
primari, rosso, blu e giallo, e altri tre nati dall'associazione di due colori
primari: verde, arancione e viola.
Ognuno simboleggia una virtù umana: il
rosso dell'amore, il blu della fortezza, il giallo della saggezza, l'arancione
della giustizia, il viola della consacrazione alla propria vocazione e il verde
della pietà. Erano queste qualità umane che, unificate nell'armonia
edenica, prima rivestivano l'uomo e la donna nella loro ammirevole somiglianza
con Dio. Sei è in realtà il numero che rappresenta la pienezza
dell'umanità creata (Dio ha creato l'uomo il sesto giorno).
Così, quando
l'arcobaleno divide i cieli, è luce divina, di un biancore inconoscibile agli
occhi mortali, che si diffrange in sei colori per rivelarsi nella pienezza
della sua umanità.
Sei più uno (la luce bianca) è uguale a sette:
l'arcobaleno è il segno visibile della divinità che assume l'umanità e,
attraverso questo atto, glorifica la propria perfezione.
Come nella storia
della Genesi, l'arcobaleno è qui una figura di Gesù Cristo, incoronando la sua
Chiesa in un alone di santità.ci amò fino
alla fine (Gv 13,1).
Infine, entrando in quaresima, questo
lavoro di Gaston de La Touche († 1913) non ricorda l'avvertimento di Pascal:
"Gesù sarà in agonia fino alla fine del mondo; non dobbiamo dormire
durante questo tempo "?
Cattedrale di Chartres, Gaston de
La Touche (1854-1913)
MUDO-Musée de l'Oise, Beauvais,
Francia © RMN-GP / René Gabriel Ojéda
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