martedì 27 febbraio 2018

IL BUS ARANCIONE DELLA LIBERTÀ A CESENA


  IN DIFESA DELLA FAMIGLIA


Il Bus della libertà ha fatto tappa a Cesena questo pomeriggio sostando per circa un’ora in fondo a viale Mazzoni in prossimità di piazza del Popolo
Se in altri comuni italiani il permesso di sosta e manifestazione è stato negato, la città di Cesena memore delle parole pronunciate da papa Francesco il 1° ottobre scorso sul senso di comunità, si è mostrata accogliente proprio in nome della famiglia.

Combattendo gelo e neve, una cinquantina di cittadini di tutte le età ha atteso il bus, iniziativa di CitisenGo e Generazione Famiglia, ascoltando le parole di Filippo Savarese il quale se da una parte ha ringraziato i presenti, dall’altra ha puntato il dito verso la città di Bologna che al loro arrivo non li ha accolti da subito. “La vostra – ha detto Savarese – è una grande testimonianza non solo per il gelo e la neve ma per i tempi che viviamo, che sono di confusione e di allontanamento dalla realtà della famiglia tradizionale”. A sostenere l’iniziativa il consigliere Stefano Spinelli di "Libera Cesena", Galeazzi Bignami di “Forza Italia”, Massimo Pistoia del “Popolo della Famiglia” e Roberto Buda, ex sindaco Cesenatico.
Il 'Bus della Libertà' è un pullman turistico di colore arancio interamente ricoperto dalla scritta:"Non confondete l'identità sessuale dei bambini". L’obiettivo centrale del tour, arrivato alla settima tappa dopo Catania, Napoli, Torino, e altre città ancora, è sensibilizzare l'opinione pubblica, i media e i banchi della politica, a ridosso del 4 marzo, giorno in cui gli italiani sono chiamati alle urne per esprimere la propria preferenza politica. Nel corso di ogni tappa, come è avvenuto a Cesena, sono stati distribuiti alcuni vademecum per aiutare i genitori a riconoscere i progetti gender nelle scuole e a tornare protagonisti dell'educazione dei loro figli. “Questi manuali sono i veri protagonisti della nostra campagna”, ha rammentato Savarese spiegando che non si tratta di un tour per polemizzare ma “per dotare i genitori del miglior metodo per controbattere alle principali accuse di gender”. Un manuale, ha concluso “che serve per unirsi in reti di genitori e famiglie”. Prossima tappa: Pescara.
Fonte: Il Corriere Cesenate


IL BUS DELLA LIBERTÀ A TORINO 

OSTACOLATO DAL COMUNE

Comunicato stampa degli organizzatori
Si è svolta oggi la tappa del Bus della Libertà a Torino nonostante i tentativi di boicottaggio dell’Amministrazione Comunale.
“La disobbedienza civile è un dovere se è in pericolo il nostro diritto di opinione e quello di difendere i nostri figli.”
L’Assessore in quota Arcigay Marco Giusta aveva revocato a poche ore dalla manifestazione l’autorizzazione già concessa e pagata per l’occupazione del suolo pubblico.
Si è svolta come da programma la tappa di Torino del Bus della Libertà, impegnato in un tour nazionale a difesa delle libertà educativa e contro i programmi “gender” nelle scuole. Oggi alle 11 presso il Rondò Rivella c’era tanta gente ad aspettare il Bus, anche per ribadire il diritto di pensiero e di parola, che evidentemente non tutti riconoscono a chi si permette di contrastare i dogmi delle Lobby LGBT.
La tappa del Bus della Libertà si è svolta ugualmente in disobbedienza civile alla revoca liberticida imposta dall’Assessore in quota Arcigay Marco Giusta, che ieri, a poche ore dall’arrivo del tour, ha fatto giungere la revoca dell’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico, già concessa e regolarmente pagata dagli organizzatori. Un evidente tentativo di boicottaggio che non ha però ottenuto il risultato sperato.
“Assurde sono le motivazioni che avrebbero portato a tale revoca: si afferma che l’informazione inviata agli uffici comunali avrebbe mascherato lo scopo del Bus con la difesa del sano sviluppo psico-affettivo dei bambini, ma che, invece, la nostra manifestazione avrebbe contenuti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e sessisti – ha dichiarato Filippo Savarese, Direttore delle Campagne di CitizenGO Italia- Ma il Bus della Libertà ha esattamente lo scopo dichiarato: sensibilizzare i cittadini sui danni che l’ideologia Gender diffusa nelle scuole arreca alla sana crescita dei bambini, rivendicando il diritto dei genitori di educare liberamente i loro figli. “



Il tentativo di bloccare il Bus della Libertà ha suscitato molto clamore, e non solo a Torino, con numerosi comunicati di sostegno politico arrivati nelle ultime ore, tra cui quello del Senatore Lucio Malan di Forza Italia, di Augusta Montaruli di Fratelli d’Italia, del Vicesindaco leghista di Verona Lorenzo Fontana, che ha dato il benvenuto al Bus in vista della tappa nella città scaligera domenica 24 alle 10.30 in Piazza Bra.
I promotori hanno chiesto ai propri legali di verificare se la revoca della concessione già data e pagata sia legittima, data la totale assenza di tempo per ricorrere.
Prossima tappa ore 15:30 a Milano (Porta Venezia). Matteo Salvini ha annunciato il suo passaggio per salutare il Bus della Libertà e sostenere la campagna.


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