lunedì 26 febbraio 2018

I NUOVI PASTORI: IL CARDINALE CUPICH E LA COSCIENZA RIVOLUZIONARIA




La Chiesa ha sempre insegnato che il matrimonio è intrinsecamente indissolubile dall'espressa volontà di Dio. Che l'unità indissolubile del matrimonio non è un ideale, nel senso di uno scopo ancora irraggiungibile verso il quale le coppie sposate lottano, ma piuttosto è la realtà stessa, la vera natura del matrimonio. La Chiesa insegna che la fedeltà ai voti matrimoniali non è semplicemente qualcosa a cui dovresti cercare di arrivare all'ideale del matrimonio, ma piuttosto un serio obbligo inerente alla natura del matrimonio.

 Il cardinale Blase Joseph Cupich di Chicago, nominato da Papa Francesco senza tener conto delle raccomandazioni della Conferenza Episcopale Americana,  non è di questo avviso, e ha
recentemente dato una sua interpretazione  di Amoris Laetitia al St. Edmund's College di Cambridge, in Inghilterra. La sua linea argomentativa mina alla base l'insegnamento della Chiesa sul matrimonio.
Fra le altre argomentazioni (che potrete leggere nel link) il Cardinale Cupich afferma: "L'accompagnamento è anche un atto di formazione dell'insegnamento della Chiesa. C'è un continuum di accompagnamento che sottolinea l'intera gamma di azioni della Chiesa. E quindi . . . l'obiettivo principale dell'insegnamento formale sul matrimonio è l'accompagnamento, non il perseguimento di un insieme astratto e isolato di verità. Ciò rappresenta un importante cambiamento nel nostro approccio ministeriale che è a dir poco rivoluzionario ".
Cosa comporta questa rivoluzione? Il cardinale Cupich afferma:
“Se presa seriamente, questa definizione richiede un profondo rispetto per il discernimento delle coppie sposate e delle famiglie. Le loro decisioni di coscienza rappresentano la guida personale di Dio per le particolarità della loro vita. In altre parole, la voce della coscienza - la voce di Dio -- potrebbe benissimo affermare la necessità di chiamare una persona "a nuovi stadi di crescita e a nuove decisioni che possono consentire all'ideale di essere pienamente realizzato" (AL 303).

Quindi, una decisione di coscienza, per esempio, di lasciare la propria moglie e "risposarsi" civilmente, è etichettata come "guida personale di Dio" che concederebbe l'approvazione divina.  Il Cardinale Cupich ci sta dicendo che Dio ispirerà qualcuno a decidere serenamente nella sua coscienza che è necessario per lui commettere atti adulteri, e che questa è quindi la volontà di Dio per lui.
È profondamente demoralizzante ascoltare un vescovo cattolico che sta dicendo che la voce del Signore che parla attraverso la dottrina della sua Chiesa non è più affidabile o universalmente applicabile, e che invece, dobbiamo ascoltare la coscienza delle coppie sposate, che è persino vista come una nuova fonte di insegnamento divino.
Per il Cardinale Cupich  il  comandamento non è più tale , se dipende dalle circostanze non è più un comandamento, e’ relativo alle circostanze , tutto dipende dalla coscienza e se la coscienza è a posto va tutto bene , il contrario di quello che la Chiesa insegna 
(per la traduzione in italiano usare il tasto destro del mouse  cliccando sul testo inglese)


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