giovedì 21 gennaio 2021

TRUMP ESCE BIDEN ENTRA, LE DUE AMERICHE RESTANO

 

Dopo il lampo di Lady Gaga che canta l'inno nazionale, una gonna rossa e una blusa blu navy - la bandiera americana - una colomba d'oro spillata con un ramoscello d'olivo ,la star delle Tre E: Energetica, Eccentrica, Esagerata ( un messaggio d'ottimismo, tutto rigorosamente dem), parla Biden.

Un intervento che tocca tutte le corde della retorica made in USA, parla ancora della necessità di riunire il paese, chiede la fine della "guerra incivile" dice che "senza unità ci sono solo rabbia e caos", che "ha prevalso la democrazia". "One nation, one God, indivisible", Biden lo dice calcando le lettere dell'ultima parola, "indivisibile" e nel farlo mette il sigillo sul suo più grande problema, l'altra parte dell'America, quella che non lo ha votato e non ne riconosce perfino la vittoria. Lui, il presidente che ha appena giurato sulla Bibbia (quella di famiglia) e la Costituzione, evoca l'incipit della carta, "We the People of the United States", ricorda che non può esserci la nazione, il governo di "una sola persona", parla di "ottimismo", di "opportunità", dice che "c'è molto da riparare, molto da fare, molto da guadagnare", Biden va verso il finale e lo fa con l'unica frase possibile in un momento come questo: "Sarò il presidente di tutti gli americani". 

Chiuso il discorso, si apre la parata. Tutti a piedi verso la villa più famosa del mondo e una battuta che è il programma di una vita: "Sto andando a casa". È quella Bianca.

Entrato nello Studio Ovale, Biden conferma che la distensione con gli elettori conservatori può attendere. Il presidente ha la necessità di mandare subito segnali al suo elettorato, ai gruppi radicali che ne hanno sostenuto la campagna presidenziale. Dunque per ora comincia con un rovescio del dritto che fu di Trump: seduto alla  'resolute desk' nello Studio Ovale firma 17 ordini esecutivi, compreso quello sul ritorno degli Usa nell'accordo sul clima di Parigi.

Il primo decreto presidenziale è quello sull'obbligo di indossare le mascherine negli edifici del governo e nei luoghi federali (una faglia che spacca le famiglie americane).  Questo atto  iniziale è un riconoscimento della potenza del coronavirus che l’ha proiettato da Wilmington allo Studio Ovale. Chi l'avrebbe mai detto, coronavirus e errori a ripetizione di Trump!

Altri segnali dal futuro? La revoca del permesso per la costruzione dell'oleodotto Keystone (energia, tema che stava per costare la vittoria in Pennsylvania a Biden), la fine del bando all'immigrazione da alcuni paesi a maggioranza musulmani e la revoca della dichiarazione d'emergenza per indirizzare le risorse alla costruzione del muro al confine con il Messico (immigrazione, tema che divide profondamente gli americani). C'è un altro presidente, quello dell'Altra America. C'è sempre una metà e la pacificazione non può essere a senso unico. 

C'è un nuovo presidente, le due Americhe restano.

tratto da List

Nessun commento:

Posta un commento