domenica 31 gennaio 2021

CONTRO LA "CANCEL CULTURE" APPLICATA AGLI ARISTOGATTI

In difesa di Peter Pan, Dumbo e i classici Disney accusati di razzismo

 


Confesso, scrive Giulia Belardinelli su “Huffington Post”, gli Aristogatti è uno dei primi cartoni che ho fatto vedere ai miei figli. La parte in cui Scat Cat e la sua band si scatenano cantando “Tutti quanti voglion fare il jazz” ci ha regalato momenti di ilarità assoluta. Mai avrei pensato che in quelle scene così divertenti e poetiche potesse annidarsi il germe del razzismo. Eppure così è, stando al parere di un panel di esperti che ha raccomandato alla Disney di bloccare il cartone sulla piattaforma di streaming nella sezione dedicata ai bambini sotto i 7 anni. L’accusa – in comune con altri classici come Dumbo e Peter Pan – è di veicolare “stereotipi dannosi” e di non essere “rappresentativo di un pubblico globale”.

Nel caso degli Aristogatti, il torto da sanare è verso le popolazioni asiatiche, che potrebbero sentirsi offese per il modo in cui è stato rappresentato Shun Gon, uno dei gatti musicisti che animano la festa parigina alla presenza di Romeo, Duchessa e i micini. Shun Gon è un gatto siamese che suona il piano e le percussioni come nessun altro, ma è ‘politicamente scorretto’: innanzitutto suona con le bacchette, e poi è ‘troppo’ cinese: gli occhi a mandorla, i denti sporgenti, quelle L al posto delle R (“folza lagazzi, facciamo clollale le paleti!” - e come ci riescono!)”.

Dopo aver elencato altri cartoni contestati perché razzisti, la Belardinelli conclude: 

“ Nel caso dei tre cartoni di cui sopra, si parla di pietre miliari dell’animazione risalenti al 1941 (Dumbo), al 1953 (Peter Pan) e al 1970 (gli Aristogatti). Averli guardati senza troppi pensieri fa di noi inconsapevoli razzisti?

Per fortuna, consapevolezza e leggerezza possono ancora andare insieme, così come storia e poesia. La “cancel culture” sta facendo già abbastanza danni senza bisogno di applicarla ai cartoni. Per i nostri figli giocare con bambini cinesi, indiani o africani deve essere normale almeno quanto ballare con Giglio Tigrato e Shun Gon. Siamo noi adulti che avremo bisogno di toglierci qualche pregiudizio dagli occhi, come ricordava il grande Gaber:

 

“Non insegnate ai bambini
Non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
Potrebbe far male
Forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia di una falsa coscienza [...]

Non insegnate ai bambini
Ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
Stategli sempre vicini
Date fiducia all’amore il resto è niente.
Giro giro tondo cambia il mondo [...]”

 

https://www.huffingtonpost.it/entry/liberi-come-il-jazz-contro-la-cancel-culture-applicata-ai-cartoni_it_600eb766c5b6d64153ad9622?utm_hp_ref=it-cultura&ncid=newsltithpmgnews

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