C'è'imbarazzo della scelta, è sempre il suo turno: la prima occasione di stamattina per l'attacco al presidente americano è il "dietrofront di Trump rispetto alla Cina" ovvero il suo ripensamento in favore politica della Cina unica. Per 'Repubblica' un passo indietro rispetto all'apertura precedente a Taiwan. Ma più che il fatto in sé, comunque una libera critica, ciò che mi ha colpito è l'incongruenza e la pericolosità delle considerazioni.
LE CRITICHE A PRESCINDERE
La prima critica che Federico Rampini fa a Trump (escludendo il corollario di invettive contro il presidente o meglio "il singolare personaggio che alloggia alla Casa Bianca" che sarebbe iracondo, impulsivo, invaghito di se stesso e quant'altro), è che il suo modo di far politica non esclude ripensamenti o cambiamenti di strategia.
Ora è sconcertante tutto questo, giacchè sappiamo tutti che il programma di Trump era ben definito ma che per l'ostilità delle piazze rosa e degli ex alleati europei, ha spesso dovuto 'annacquare' le prospettive di cambiamento che si era prefissato di iniziare. Le pressioni sono state così forti che è stato costretto a ridimensionare la squadra di governo inserendo persone gradite a certi ambiti repubblicani che aveva promesso di combattere.
I media stanno contribuendo ed hanno contribuito a 'prescindere' a costruire una immagine di Trump negativa; essi si sono schierati apertamente contro, ben prima della critica ai suoi primi provvedimenti di governo. Questa critica nasce soprattutto perché la sua rivale in campagna elettorale non ha vinto le elezioni. E' questo il vero motivo per cui il suo insediamento sarebbe 'illegittimo'.
L’ILARITA’ DEGLI IDIOTI
Tanta ostilità, è in gran parte costruita dai media mentre i più recenti sondaggi dimostrano che la maggior parte degli americani sostengono il presidente Trump. Non c'è giorno che in qualsiasi ambito Trump non venga criticato, anche a San Remo. Ormai come nel caso di Berlusconi, è l'oggetto dell'ilarità degli idioti. La constatazione di questo sostegno sta portando sia in America che in Europa a pensare seriamente di reprimere la diffusione alternativa di notizie e di critiche tramite la rete.
LA PREVEDIBILITA’ E’ UN VALORE?
La seconda osservazione è che l'articolista rimpiange la vecchia politica di Obama, cioè una certa "tradizione diplomatica, non sempre brillante, non sempre coronata da successo, ma almeno prevedibile". La domanda è: la prevedibilità è un valore? E da quando? Non è più importante ciò che muove? Io sono dell'avviso che solo un imprevisto buono può cambiare le cose e scompaginare una situazione deteriorata non per strategie sbagliate ma per mancanza di attaccamento al vero, a saper giudicare e cogliere l'essenziale .
Che valore hanno slogan ripetuti per anni, sempre gli stessi, incuranti e insensibile alla distruzione procurata di intere nazioni? Che valore ha la coerenza e la prevedibilità quando non è altra che uno slogan, coerente solo con se stesso?
TRUMP COMBATTE GLI INTERESSI PARTICOLARI CONTRARI AL POPOLO AMERICANO
Trump nel discorso di inizio mandato ha promesso battaglia all'establishement e cioè agli interessi particolari che sono contrari al bene del popolo americano. E' questo il punto. Ha promesso che la sovranità con lui sarebbe tornata dalle élite, al popolo americano. Perché si finge di non sapere? Questo punto non si affronta mai. Il giudizio sulla politica di Obama, sulla sua natura non si giudica mai. Le reazioni isteriche che abbiamo visto tramite il discredito, in realtà vogliono evitare che questa promessa sia mantenuta.
LA RIBELLIONE DEL POTERE
Non nascondiamoci dietro ad un dito. Tutto ciò che sta accadendo intorno a Trump è la ribellione del potere. E' da qui che proviene questa ostilità, ed a giudicare dalle dimensioni, dalla potenza, dalla sistematicità di questi attacchi, si sente sotto attacco. Si tratta di un potere che sopravvive ai governi, che fa leggi per perpetuare se stesso, per creare mentalità L'establishement: è pericoloso. Trump fa politiche per gli Stati Uniti, gli rispondono da oltre oceano: è perché mette in dubbio una dottrina che per sopravvivere ha bisogno di menzogna.
Trump può avere mille pecche ma ha un merito: si è accorto che quel potere si è prefisso il compito di educare e non immagina altre vie. E da qui l'origine e la motivazione vera del discredito e della gogna. Per i media allineati e per le troike ogni voce dissonante merita l' etichetta di xenofoba o populista: questa è la cosa più pericolosa per una democrazia.
E' inaccettabile come in questi giorni si rimpianga Obama che ha distrutto la Libia, la Siria ed armato i terroristi: meglio essere narcisisti, farabutti e delinquenti e sapere però due o tre cose importanti nella vita che essere un servo, convinto che siccome la vita non vale niente , l'unica cosa che salva è il servire progetti ed interessi 'superiori'.
L’ALTERNANZA E’ LEGITTIMA SOLO SE VINCONO LORO
La morale della favola è che in realtà l'alternanza è legittima solo quando non sconfessa la politica generale da mantenere e non presuppone un cambiamento di mentalità, altrimenti l'alternanza è illegittima. In sostanza i governi dovrebbero cambiare solo apparentemente senza cambiare nulla, nonostante le richieste dei cittadini vadano in un senso diametralmente opposto.
Questo è il giudizio di fondo. Poi, è legittima ogni critica.
tratto dal Blog "vietato parlare"
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