A proposito delle nozze gay a Cesena
e degli indignati di professione
Non ci interessano le battaglie contro, non ci piacciono le manifestazioni rabbiose, e tutti, anche quelli che a
mio parere sbagliano gravemente, li riconosco e li rispetto come miei fratelli.
Bernini, La Verità svelata dal tempo Roma, Galleria Borghese |
Il problema non è resistere, o protestare. In questo caso “loro” ci
portano a giocare sul loro terreno e, come ogni generale sa, questo è un
terribile vantaggio. Le battaglie di retroguardia sono solo il difendere
la fuga di chi si vede già sconfitto. Se diamo tutto il nostro vigore solo alla
resistenza a menzogne vuote, sia di chi marcia per l’aborto a Washington, sia
di chi inscena macabre messe in scena contro le nozze gay a Cesena, abbiamo già perduto. Il combattimento vero è
altrove.
È nel far vedere la menzogna che c’è dietro chi nega la realtà delle cose, dietro
chi nega che esista una verità sull’uomo, dietro i servitori della morte, gli
adoratori del nulla. Non è indignarci che ci fa vivere una vita migliore, non è
protestare che raddrizzerà l’ingiustizia, non sono le petizioni o le leggi,
giuste e ingiuste, che faranno rivivere i morti.
E’ nel fare vedere in che maniera il realismo della fede in Cristo può cambiare il mondo. E’ mostrare come il cristianesimo possa innalzare l’essere umano, farlo vivere meglio, indicandogli l’unica cosa in grado di portare alla vera vittoria e alla verità. Perché è la verità che vince, non io e i miei progetti anche buoni. Ed è a questa che bisogna aderire, io per primo
E’ nel fare vedere in che maniera il realismo della fede in Cristo può cambiare il mondo. E’ mostrare come il cristianesimo possa innalzare l’essere umano, farlo vivere meglio, indicandogli l’unica cosa in grado di portare alla vera vittoria e alla verità. Perché è la verità che vince, non io e i miei progetti anche buoni. Ed è a questa che bisogna aderire, io per primo
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