mercoledì 11 novembre 2020

LIBERARE L’ECONOMIA DALLE IDEOLOGIE: UN PRESSANTE INVITO DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA

 S.E. MONS. GIAMPAOLO CREPALDI

"La salvezza è stata spesso ridotta alla salute e il bene comune è stato fatto coincidere con l’applicazione delle restrizioni disposte dal governo. In questo modo l’economia è stata abbandonata alle ideologie."

Lectio magistralis tenuta alla III Giornata Nazione della Dottrina sociale della Chiesa, svoltasi a Lonigo (Vicenza) presso il Convento francescano di San Daniele, sabato 17 ottobre 2020

 

Il titolo di questo mio intervento pone in relazione la Dottrina sociale della Chiesa con le ideologie in campo economico. Credo sia utile notare subito che la Dottrina sociale della Chiesa si contrappone, per sua intima natura, all’ideologia perché è realista mentre l’ideologia è sempre un occultamento strumentale della realtà. Anche Karl Marx la definiva così, ma dentro un sistema di pensiero che era a sua volta ideologico. Pensare infatti – come egli faceva – che la verità si faccia tramite la prassi è pura ideologia. Questa osservazione ci dice una cosa importante: non è sufficiente denunciare e criticare le ideologie, bisogna anche farlo in modo non ideologico. Le ideologie si accusano spesso tra loro di essere ideologiche, ma rimanendo sempre dentro il gioco dell’ideologia. La Dottrina sociale della Chiesa, invece, lo fa dall’esterno, senza partecipare al gioco dell’ideologia. Il motivo ce lo ha detto la Caritas in veritate di Benedetto XVI, ricordandoci che la verità si fa dono di sé senza essere nostra produzione. L’ideologia è una nostra produzione con la quale vogliamo coprire la realtà e la verità, considerate come una grande ideologia.

La Dottrina sociale della Chiesa è invece realista, pensa che la verità non sia ideologica, anzi che ci liberi dalle ideologie proprio perché è ricevuta e non prodotta da noi. La verità rende liberi. L’ideologia è sempre un artificio, la Dottrina sociale della Chiesa non lo è mai. Anzi, essa educa l’intelligenza e il cuore degli uomini alla realtà, al retto ragionamento, ad una fede consapevole e ragionevole, al vero sviluppo, alla fiducia nelle risorse umane e nell’uomo come risorsa. L’ideologia è pessimista perché non vede nella realtà se non una falsificazione, la Dottrina sociale della Chiesa è invece ottimista perché rifiuta di coprire la realtà con una coltre favorevole a degli interessi di parte. La Dottrina sociale è “della Chiesa” e la Chiesa è la Sposa del Logos, della Sapienza e della Verità. Le ideologie sono delle maschere, la Dottrina sociale guarda il Volto di Cristo in cui il Padre si è rivelato e che rivela anche il volto dell’uomo.

Vorrei fare subito un esempio preso dall’attualità per far meglio comprendere questa contrapposizione tra ideologia e Dottrina sociale della Chiesa. Non c’è dubbio che l’attuale pandemia da Covid/19 abbia avuto e avrà importanti ripercussioni sull’economia. Credo che, nel marasma delle informazioni che ci arrivano a questo proposito, due elementi possano essere ritenuti certi. Il primo è che l’impatto sull’economia reale delle imprese e delle famiglie sarà molto pesante. Attualmente gli effetti sono tenuti a freno da misure artificiali, ma ciò non può durare a lungo. Il secondo è che ci sono molti centri di potere politico e finanziario che intendono usufruire della pandemia per riorganizzare, in un senso che non può lasciarci tranquilli, l’economia mondiale. L’economia in questo momento è quindi preda di ideologie e la stessa pandemia viene gestita ideologicamente. Tutti ci accorgiamo che i dati non ci giungono in versione corretta, o che la scienza e gli scienziati sono gestiti con criteri non scientifici. Intellettuali laici, come per esempio Giorgio Agamben, lo evidenziano. Una coltre ideologica è oggi stata posta sulla realtà dell’economia, anche con la collaborazione degli economisti. (…)

Ho fatto riferimento ad alcuni aspetti della situazione odierna perché, come vescovo, non sono direttamente interessato alle vicende spicciole del governo della pandemia, ma ho sentito il dovere di fare una riflessione dal punto di vista della Dottrina sociale della Chiesa. Credo di poter dire che in questo frangente essa non sia stata granché adoperata e proposta. La salvezza è stata spesso ridotta alla salute e il bene comune è stato fatto coincidere con l’applicazione delle restrizioni disposte dal governo. In questo modo l’economia è stata abbandonata alle ideologie. La Dottrina sociale ha delle esigenze che essa pone all’economia, non nel tentativo di farla diventare fede religiosa o etica sociale, ma per renderla meglio economica, nella consapevolezza che non può esserlo separandosi dall’etica sociale e dalla fede religiosa. La più grande ideologia economica è che l’economia sia in grado di fare da sé e che per essere vera economia abbia bisogno solo di se stessa

Leggi tutto l’intervento al link

https://www.vanthuanobservatory.org/ita/giornata-nazionale-della-dsc-la-lectio-del-vescovo-crepaldi-attenti-alle-ideologie-2/

 

 

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