S.E. MONS. GIAMPAOLO CREPALDI
"La salvezza è stata spesso ridotta alla salute e il bene comune è stato fatto coincidere con l’applicazione delle restrizioni disposte dal governo. In questo modo l’economia è stata abbandonata alle ideologie."
Lectio magistralis tenuta alla III Giornata Nazione della Dottrina sociale
della Chiesa, svoltasi a Lonigo (Vicenza) presso il Convento francescano di San
Daniele, sabato 17 ottobre 2020
Il
titolo di questo mio intervento pone in relazione la Dottrina sociale della Chiesa con le ideologie in campo economico.
Credo sia utile notare subito che la Dottrina
sociale della Chiesa si contrappone, per sua intima natura, all’ideologia
perché è realista mentre l’ideologia è sempre un occultamento strumentale della
realtà. Anche Karl Marx la definiva così, ma dentro un sistema di pensiero
che era a sua volta ideologico. Pensare infatti – come egli faceva – che la
verità si faccia tramite la prassi è pura ideologia. Questa osservazione ci
dice una cosa importante: non è sufficiente denunciare e criticare le
ideologie, bisogna anche farlo in modo non ideologico. Le ideologie si accusano
spesso tra loro di essere ideologiche, ma rimanendo sempre dentro il gioco
dell’ideologia. La Dottrina sociale della Chiesa, invece, lo fa dall’esterno,
senza partecipare al gioco dell’ideologia. Il motivo ce lo ha detto la Caritas in veritate di
Benedetto XVI, ricordandoci che la verità si fa dono di sé senza essere
nostra produzione. L’ideologia è una nostra produzione con la quale vogliamo
coprire la realtà e la verità, considerate come una grande ideologia.
La Dottrina sociale della Chiesa è invece realista,
pensa che la verità non sia ideologica, anzi che ci liberi dalle ideologie
proprio perché è ricevuta e non prodotta da noi. La verità rende liberi.
L’ideologia è sempre un artificio, la Dottrina sociale della Chiesa non lo è
mai. Anzi, essa educa l’intelligenza e il
cuore degli uomini alla realtà, al retto ragionamento, ad una fede consapevole
e ragionevole, al vero sviluppo, alla fiducia nelle risorse umane e nell’uomo
come risorsa. L’ideologia è pessimista perché non vede nella realtà se non una
falsificazione, la Dottrina sociale della Chiesa è invece ottimista perché
rifiuta di coprire la realtà con una coltre favorevole a degli interessi di
parte. La Dottrina sociale è “della Chiesa” e la Chiesa è la Sposa del Logos,
della Sapienza e della Verità. Le ideologie sono delle maschere, la Dottrina
sociale guarda il Volto di Cristo in cui il Padre si è rivelato e che rivela
anche il volto dell’uomo.
Vorrei
fare subito un esempio preso dall’attualità per far meglio comprendere questa
contrapposizione tra ideologia e Dottrina sociale della Chiesa. Non c’è dubbio
che l’attuale pandemia da Covid/19
abbia avuto e avrà importanti ripercussioni sull’economia. Credo che, nel
marasma delle informazioni che ci arrivano a questo proposito, due elementi
possano essere ritenuti certi. Il primo è che l’impatto sull’economia reale
delle imprese e delle famiglie sarà molto pesante. Attualmente gli effetti sono
tenuti a freno da misure artificiali, ma ciò non può durare a lungo. Il secondo è che ci sono molti centri di
potere politico e finanziario che intendono usufruire della pandemia per
riorganizzare, in un senso che non può lasciarci tranquilli, l’economia
mondiale. L’economia in questo momento è quindi preda di ideologie e la stessa
pandemia viene gestita ideologicamente. Tutti ci accorgiamo che i dati non
ci giungono in versione corretta, o che la scienza e gli scienziati sono
gestiti con criteri non scientifici. Intellettuali laici, come per esempio
Giorgio Agamben, lo evidenziano. Una coltre ideologica è oggi stata posta sulla
realtà dell’economia, anche con la collaborazione degli economisti. (…)
Ho
fatto riferimento ad alcuni aspetti della situazione odierna perché, come
vescovo, non sono direttamente interessato alle vicende spicciole del governo
della pandemia, ma ho sentito il dovere di fare una riflessione dal punto di
vista della Dottrina sociale della Chiesa. Credo di poter dire che in questo
frangente essa non sia stata granché adoperata e proposta. La salvezza è stata spesso ridotta alla salute e il bene comune è stato
fatto coincidere con l’applicazione delle restrizioni disposte dal governo. In
questo modo l’economia è stata abbandonata alle ideologie. La Dottrina
sociale ha delle esigenze che essa pone all’economia, non nel tentativo di
farla diventare fede religiosa o etica sociale, ma per renderla meglio
economica, nella consapevolezza che non può esserlo separandosi dall’etica
sociale e dalla fede religiosa. La più grande ideologia economica è che
l’economia sia in grado di fare da sé e che per essere vera economia abbia
bisogno solo di se stessa
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