lunedì 16 novembre 2020

LO SPIRITUALISMO DI CONTE? NON È CRISTIANO

 

Davide Rondoni

Ma mi faccia il piacere. Verrebbe da dire con Totò. Ci mancava pure lui, lo spiritualissimo Conte, a spiegare agli italiani cosa è veramente spirituale.


In pochi viene meglio, ha detto invitando a festeggiare il Natale sotto Covid e lockdown. Il Governo ci spiega come si attuano veri momenti spirituali. Che ovviamente secondo i luoghi comuni a cui vorrebbe farci abbeverare sono tanto piú spirituali tanto più mesti, poveri e spogli. Disincarnati.

Invece no, non è così. Questa idea che l’esperienza spirituale vera sarebbe garantita da mestizia, povertà di segni, di comunità, o da sobrietà spesso tutta di facciata, è una cavolata che va contro la evidenza di una storia del sacro e dello spirituale che costella i secoli e tutte le civiltà di riti collettivi vivaci e fragorosi, di esperienze comunitarie intense e vitali. Il Natale è spirituale anche perchè è festa, doni, ritrovo.

Dopo averci diffuso monopattini per tutta Italia ora vogliono anche indurci al monospirito? Da soli viene ancor meglio? La strage delle comunità è sempre la via dell’autoritarismo. Isolare gli uomini nelle loro esperienze fondamentali interessa solo chi vuole mantenere il potere. Provare a convincerci che lo Spirito visiti solo luoghi mesti, spogli e solitari è non solo contrario alla affollata scena del Presepe, ma sottile bestemmia contro di lui, loSpirito.

Che si sa, dei decreti se ne fotte.

Da “ilrestodelcarlino.net”

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