martedì 25 ottobre 2016

PERCHE’ IL PERCORSO ELEMENTARE DI CULTURA

PRESENTAZIONE DI DON AGOSTINO TISSELLI



1.  La vita delle persone si gioca sulle “relazioni” spazio – temporali e interpersonali.

2.  Le relazioni necessitano e si esprimono attraverso la “Comunicazione”.
E’ questione di “Linguaggio”.

3.  La Parola è sacra: La Parola è Dio. La Parola è Promessa. La Parola è Data.
La Parola è evidente: un “comando, un ordine che crea e ricrea”.  E’ Gesù: “Il Verbo fatto carne”.

4.  La Parola è “esatta” (= ex – acta = data)  e così diventa veramente “Giusta” (= in grado di fare giustizia). Togliere l’esattezza alle parole è avvelenarne il significato, il contenuto, l’elemento costitutivo e perciò “adulterare” le relazioni

5.  Occorre saper discernere la Parola “sacra”, vera ed esatta, dalla “parola consacrata dall’uso” (= linguaggio comune – omologazione, pensiero unico, conquistato e diffuso dal potere)

6.  “Non abbiate paura: Io ho vinto il mondo!” Siamo chiamati a “gridare nel deserto”
Noi non siamo la Parola, ma la voce a servizio della Parola sacra, esatta.

7.  Amiamo la Parola nella sua sacralità, originalità ed elementarità di significato e di verità.
Il potere è illuso di essere capace di comunicazione perché abile a nascondere la sua faccia illudendo la massa di essere disinteressato e solo intento al maggior bene della società e dell’individuo.

8.  Il linguaggio sacro ed elementare è stato fatto apparire come astratto, incomprensibile, astruso perché inusitato e “fuori moda”.

9.  Siamo convinti che “la pioggia che cade nel deserto, non ritorna al cielo senza effetto”.
Stiamo esperimentando che l’accoglienza del Magistero e la sua diffusione è acqua benedetta che scende e rende viva e feconda la nostra vita.


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