SESSO,
BUGIE E EMAIL. COSA È SUCCESSO?
La
Clinton ossessionata dal segreto non è riuscita a mantenere il segreto sulle
sue email e soprattutto sulla disinvolta
gestione degli affari di stato (e anche privati). Alla fine, l’Fbi dopo
aver chiuso il caso in estate (con una mezza rivolta al suo interno per il
trattamento singolare riservato alla Clinton) ha dovuto riprenderlo in mano
quando sul computer del marito sessuomane di Huma Abedin (braccio destro e
sinistro, collaboratrice e confidente della Clinton) è stato trovato un pacco
di migliaia e migliaia di email che riguardano l’attività della Abedin, la
Clinton e molto altro ancora.
E’
un guaio? Oh sì che lo è. Domande in ordine rigorosamente sparso: qualcuno ha
mentito all’Fbi? E’ stato violato il segreto? E’ stata ostacolata la giustizia?
Il mancato uso di un server sicuro ha esposto gli Stati Uniti al rischio di
hackeraggio di materiale sensibile da parte di stati stranieri o altre entità?
Quesiti che se trovano
una risposta affermativa di solito, per le persone normali, hanno un solo the end: la prigione. Non ci credete?
Chiedete lumi al marinaio Kristian Saucier, macchinista della marina militare
degli Stati Uniti, condannato a un anno di prigione per aver scattato sei foto
al sistema di propulsione del sommergibile USS Alexandria. Quello è segreto. Le
mail classificate della Clinton no?
Vabbè,
queste sono cose da Trump. A proposito, che fa The Donald? Recupera nei
sondaggi. Secondo l’ultimo poll di Abc/Washington Post, il candidato
repubblicano più improbabile dell’era moderna è
a un punto da Hillary. Il vantaggio dei democratici nei battleground states sta
svanendo. In Florida Trump secondo un sondaggio del Siena College realizzato per il New York
Times ora è in vantaggio di quattro punti.
Un
candidato normale contro una Clinton così debole avrebbe già vinto. Ma Trump è
Trump, capace di perdere pur avendo dalla sua parte la storia.
In
ogni caso, mancano otto giorni al voto e la corsa alla Casa Bianca è riaperta.
Nessun commento:
Posta un commento