Mons. Nicola Bux |
Mons. Nicola
Bux, sacerdote dell'arcidiocesi di
Bari, ha studiato e insegnato a Gerusalemme e Roma. Professore di liturgia
orientale e di teologia dei sacramenti nella Facoltà Teologica Pugliese, è
stato perito al sinodo dei vescovi sull'Eucaristia. E'consultore
delle Congregazioni per la Dottrina della Fede e per le Cause dei Santi e
consulente della rivista teologica internazionale "Communio".E' stato
nominato da Benedetto XVI consultore dell'Ufficio delle Celebrazioni
liturgiche del Sommo Pontefice. È stato collaboratore di don Giussani. È autore
di diversi libri, fra cui “Come andare a Messa e non perdere la fede” (2010) e “Con
i Sacramenti non si scherza”.
Il secondo anno del “Percorso” inizierà il 25 novembre
a Cesena con l’intervento di Mons. Bux. Il tema del primo incontro:”I dieci
comandamenti : la premura di Dio per l’uomo”.
Il termine “comandamenti”
suona prevalentemente con il significato di “dovere”, “obbligo”, “imposizione”,
anche perché il linguaggio sacro ed elementare viene fatto apparire oggi dalla
cultura dominante come astratto, incomprensibile, astruso perché inusitato e
“fuori moda”. I Comandamenti ci suggeriscono invece quali “necessità”,
“esigenze”, “bisogni”di fame e sete di felicità siano radicati nel profondo
della nostra natura umana, e sono “inviti” a rispondere alla legge Naturale, inscritta nel
nostro cuore e quindi “trascendente” la nostra natura.
Ha scritto negli anni 90 il
Cardinale Ratzinger: “La natura non è infatti – come afferma uno scientismo
totalizzante – un’opera del caso e delle regole del suo gioco, bensì una
creazione. In essa s’esprime il Creator
Spiritus. Perciò non ci sono solo leggi naturali nel senso di determinismi
psico-fisici: la legge naturale vera e
propria è, ad un tempo (anche) legge morale. La creazione stessa c’insegna come
possiamo essere uomini nel modo giusto.
La fede
cristiana, che ci aiuta a riconoscere per tale la creazione, non è una paralisi
della ragione. Al contrario, essa crea attorno alla ragion pratica lo spazio
vitale nel quale questa può sviluppare le proprie potenzialità.
La morale che la Chiesa insegna
non è un onere particolare, riservato ai cristiani, bensì la difesa dell’uomo
contro il tentativo di pervenire alla sua eliminazione. Se la morale – come abbiamo
visto – non è riduzione in catene, ma liberazione dell’uomo, la fede cristiana
allora è l’avamposto della libertà umana”.
In questo
senso i comandamenti sono la premura di Dio per l’uomo, perché sono la difesa
della natura umana dal tentativo dell’autodistruzione.
Per
questo l’incontro con i comandamenti come fonte della liberazione dell’uomo è
essenziale per la nostra vita.
ORARIO E SEDE DELL’
INCONTRO
ORE 20,45
SALA CACCIAGUERRA
CREDITO COOPERATIVO ROMAGNOLO
VIALE BOVIO 76
CESENA
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