Abbiamo visto, nelle foto dopo la scossa
di terremoto di questa mattina, la cattedrale di Norcia a pezzi, e sappiamo che le vittime sono state evitate
per miracolo, grazie all'ora legale. Abbiamo visto la preghiera in piazza di
preti, monache e persone inginocchiate e imploranti. Abbiamo il dolore dei
morti e i disagi enormi delle migliaia di sfollati che hanno perso tutto.
Norcia è il cuore della cristianità europea, la patria di San Benedetto e Santa Scolastica. E' da qui che, in un mondo senza
più certezze, dopo la fine dell'impero che aveva costituito il perno
dell'Occidente e della sua cultura, il santo è partito per ricostruire dalle
radici spirituali un'Europa smarrita, una civiltà senza più riferimenti.
Come ha scritto Papa Ratzinger: "Abbiamo bisogno
di uomini come San Benedetto da Norcia, il quale, in un tempo di dissipazione e
di decadenza, si sprofondò nella solitudine più estrema, dopo tutte le
purificazioni che dovette subire, fino a risalire alla luce, ritornare e
fondare Montecassino, la città sul monte che, con tante rovine, mise insieme le
forze dalle quali si formò un mondo nuovo. Così Benedetto, come Abramo, diventò
padre di molti popoli. Le raccomandazioni ai suoi monaci poste alla fine della
sua regola, sono indicazioni che mostrano anche a noi la via che conduce in
alto, fuori dalle crisi e dalle macerie".
La rinascita di Norcia e della sua cattedrale ci porterà fuori anche
dalle macerie e dalla crisi di una civiltà smarrita.
Nessun commento:
Posta un commento