lunedì 31 ottobre 2016

30 OTTOBRE 2016


Abbiamo visto, nelle foto dopo la scossa di terremoto di questa mattina, la cattedrale di Norcia a pezzi, e sappiamo che le vittime sono state evitate per miracolo, grazie all'ora legale. Abbiamo visto la preghiera in piazza di preti, monache e persone inginocchiate e imploranti. Abbiamo il dolore dei morti e i disagi enormi delle migliaia di sfollati che hanno perso tutto.

Norcia è il cuore della cristianità europea, la patria di San Benedetto e Santa Scolastica. E' da qui che, in un mondo senza più certezze, dopo la fine dell'impero che aveva costituito il perno dell'Occidente e della sua cultura, il santo è partito per ricostruire dalle radici spirituali un'Europa smarrita, una civiltà senza più riferimenti.
Come ha scritto Papa Ratzinger: "Abbiamo bisogno di uomini come San Benedetto da Norcia, il quale, in un tempo di dissipazione e di decadenza, si sprofondò nella solitudine più estrema, dopo tutte le purificazioni che dovette subire, fino a risalire alla luce,  ritornare e fondare Montecassino, la città sul monte che, con tante rovine, mise insieme le forze dalle quali si formò un mondo nuovo. Così Benedetto, come Abramo, diventò padre di molti popoli. Le raccomandazioni ai suoi monaci poste alla fine della sua regola, sono indicazioni che mostrano anche a noi la via che conduce in alto, fuori dalle crisi e dalle macerie".

La rinascita di Norcia e della sua cattedrale ci porterà fuori anche dalle macerie e dalla crisi di una civiltà smarrita.

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