La Cassazione dice che la Costituzione non vieta alle
coppie gay di "generare".
Aggiungiamo: ma nemmeno agli asini di
volare
di
| 01 Ottobre 2016
Non serviva scomodare la Corte
di Cassazione per dirlo. Bastava Catalano, indimenticabile personaggio
delle ovvietà di “quelli della notte”: la Costituzione italiana
non vieta a due persone dello stesso sesso di “generare figli”. E invece l’ha
detto proprio la Cassazione! Il fatto è che i giudici non sanno più che
inventarsi per essere sicuri che anche l’Italia riconosca la genitorialità per coppie
gay: e quindi ci è toccato sentire pure questa frase surreale, cuore della
sentenza con cui la Cassazione ha consentito di trascrivere l’atto di nascita
di un bambino nato in Spagna da una coppia lesbica (una ha messo l’ovocita e
l’altra ha partorito) e sicuramente da un uomo, presumibilmente un “donatore”
di sperma. Il padre è cancellato, la madre raddoppiata.
L’avesse detto uno studente all’esame di
diritto costituzionale, l’avrebbero cacciato su due piedi. Invece adesso fa
parte della giurisprudenza italiana. Continuando il ragionamento –
tutto ciò che non è espressamente vietato è permesso, a prescindere dal fatto
che esista o no – da oggi siamo certi che la nostra costituzione consente,
perché non vieta, nell’ordine: il volo degli asini, lo schiamazzo
notturno dei fantasmi, l’atterraggio degli ufo nelle aree urbane, la
reincarnazione.
Quest’ultimo punto
soprattutto ci conforta, viste le notizie dalla Cina, a proposito
della quale Antonio Socci riferisce che “al Capitolo V
(articoli 36-39) dei nuovi regolamenti sulle attività religiose del regime
comunista di Pechino, si dispone che è vietato reincarnarsi senza il
permesso del Partito”. Si tratta di una disposizione per “controllare” le
reincarnazioni dei “budda viventi”, che devono fare domanda ad apposito
dipartimento. Tutto vero (v. anche Bernardo Cervellera, direttore di Asia
News) e per niente divertente, visto che fa parte delle repressioni
sanguinose antitibetane da parte del regime comunista cinese. Ma il tasso
di assurdità è lo stesso di quello espresso dall’ideologia dominante, che si
serve anche di certi tribunali. Forse perché sempre di regimi si tratta:
gratta gratta...
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