Se vogliamo veramente ricordare l'orrore nazista, non dobbiamo chiudere gli occhi sulla parte viva di quel cancro ideologico.
Il mito della razza pura, l'eliminazione dell'imperfetto, lo sviluppo "scientifico" dell'eugenetica, non sono morti con la caduta del nazismo. Sono ancora vivi e vegeti e si chiamano "salute riproduttiva", "diagnosi pre-impianto", "buona morte" e, tra qualche anno, "aborto post-nascita".
Allora, cosa è cambiato?
E' che ora non c'è più bisogno che uno stato totalitario imponga questi "valori". Oramai fanno parte della normalità, sono spacciati come "diritti umani fondamentali", sono diventate "scelte di libertà" delle singole persone. Sono scelte che hanno perpetrato, sparso ed espanso l'orrore dei lager. Da un unico camino che emana un denso fumo nero di morte a tanti insignificanti "rifiuti speciali" o squallidi cassonetti.
Fa sinceramente ribrezzo vedere tanti politici fare bella mostra di sé nelle cerimonie della Memoria e, insieme, promuovere questa nuova strage di innocenti.
Credo che il modo migliore per fare memoria dell'orrore di sei milioni di innocenti trucidati in pochi anni dai regimi nazi-fascisti sia quello di non chiudere gli occhi sulle decine di milioni di innocenti che sono stati e che continuano ad essere trucidati da una ideologia ancora viva e vegeta.
Su questo non possiamo negoziare!
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